Manolas applaude il settore ospiti. Fonte: profilo ufficiale twitter AS Roma

Una partita sfortunata, nella quale di certo la Roma non meritava il passivo di 4-1. Eppure gli errori dei singoli e alcuni episodi a favore del Barcellona hanno decretato il risultato finale. Il centrocampo non ha fatto il filtro che ci si aspettava, la difesa ha retto finché ha potuto e l’attacco è stato quasi nullo. Un peccato non aver avuto i migliori a disposizioni, in questo caso Under e Nainggolan, ma questo è (anche) il sintomo di come in Champions League avanzi non solo chi ha la rosa migliore, ma anche chi ha la squadra più profonda. Ecco cosa pensa romagiallorossa.it degli undici scesi in campo.

Alisson: 5.5 – Il portiere brasiliano riesce sempre a dare una certa tranquillità al reparto, eppure la respinta per il gol di Piqué poteva essere più laterale.

Bruno Peres: 6 – Dalla sua parte si alternano Messi e Suarez, ma i gol arrivano tutti dall’altra parte, esclusi gli autogol. Adatto alla situazione, seppur con sorpresa

Fazio: 5.5 – Poche colpe sui gol, anche se non riesce mai a dare sicurezza al reparto. Avrebbe potuto arginare meglio alcuni attacchi, ma almeno non ha colpe rilevanti sui gol.

Manolas: 4.5 – Non solo l’autogol, ma anche la respinta sulla quale Suarez si avventa per il gol che probabilmente chiude il discorso qualificazione. Di solito si trova a suo agio nei big match, questa volta però sembrava un pesce fuor d’acqua.

Kolarov: 5 – Prova a rendersi pericoloso ogni tanto, ma i gol (che non sono autogol) arrivano tutti dalla sua parte. Non vorremmo neanche fargliene una colpa, visto che avrebbe meritato del riposo durante la stagione, specie in vista di queste gare, però non si può non dare un voto negativo al generoso terzino.

Pellegrini: 5 – Apatico. Non ha (ancora) la personalità per sfide del genere. Soffre troppo il dover aspettare la ripartenza dell’azione per rendersi pericoloso, non offre mai un contributo importante nelle transizioni offensive e neanche nelle chiusure.

De Rossi: 4.5 – Tutti amiamo Daniele. Eppure il suo autogol ci taglia le gambe. Ma anche la sua prestazione in mezzo al campo. Alcune chiusure possono anche essere importanti, non il dinamismo che offre, troppo importante in una sfida dove gli avversari tengono il pallone per quasi il 60% del tempo

Strootman: 5 –  Mezzo punto in più di De Rossi soltanto perché non infila il pallone nella sua porta. Il contributo di Kevin è quasi nullo ed è un peccato pensando al giocatore che era quando arrivò a Roma. Anche a Strootman vogliamo bene, ma si deve svegliare in mezzo campo, dove troppi palloni sanguinosi sono persi.

Florenzi: 5.5 – tanta corsa da quella parte, non è un caso che i gol arrivino dall’altra sponda. Con un terzino più terzino sarebbe addirittura un’ottima ala, nonostante il sottoscritto lo veda di più come mezzala offensiva di centrocampo. Sicuramente non esterno basso, ma da ala può essere più incisivo che da terzino. Speriamo sia una nuova primavera per Alessandro, inteso come concezione del suo ruolo (Karsdorp torna presto!)

Dzeko: 6.5 – Commovente, in un aggettivo. Lotta, spazza, smista e chi più ne ha più ne metta. Ah già, ha anche segnato la rete che dà alla Roma una minima speranza per il ritorno. Attaccante completo come se ne sono visti molto pochi a Roma. Lode a te, Edin Dzeko.

Perotti 5: –  Spento è un eufemismo. Mai nel vivo dell’azione, raramente importante nell’uno contro uno, svogliato negli ultimi 20 metri. Anche a lui vogliamo tanto bene, ma per vincere in Europa servono altri esterni.

Sostituti:

Gonalons 5.5 – non riesce a dare solidità alla difesa, il suo compito principale. Ma non è colpa sua se la barca affonda

El Shaarawy s.v. – troppo poco tempo per incidere

Defrel 5 – vedi il Faraone, ma con una palla gol che poteva riaprire il match per incidere e che, visto il risultato finale, pesa tantissimo.



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