Quando ho accettato di scrivere questa rubrica l’ho fatto per amore della Roma. Forse, in cuor mio, l’intento era sensibilizzare quei tifosi ciechi che non riescono a vedere la realtà delle cose con obiettività. Essere romanisti vuol dire cercare di vincere nella legalità e nell’onestà. Vuol dire non subire soprusi, come abbiamo subito negli anni passati, ma nemmeno usufruire di madornali aiuti arbitrali.
Per la prima volta mi sono vergognato di essere romanista. Mi sono sentito come quei tifosi della Juventus che esultavano ai rigori inesistenti concessi dall’arbitro di turno. Mi sono vergognato di Kevin Strootman, straordinario calciatore ma che ci ha ingannato. Il suo non è solo un esempio di antisportività, ma un atteggiamento che non ha mai fatto parte del Dna giallorosso. Mi auguro una pena esemplare per l’olandese. Così come mi auguro che la Roma possa comminargli una multa ingente per il gesto deprecabile che ha fatto. Non si ingannano tifosi e avversari: quello lasciamolo fare alla Juventus.
Capitolo De Rossi. Daniele è un ragazzo straordinario, intelligente. Lo vedrei bene in futuro come allenatore, perchè secondo me può diventare uno dei più grandi. Ha avuto tecnici che lo hanno formato, specie Capello e Conte. Ma quando gioca il derby perde la testa. Lo sente troppo. Quel gesto, anch’esso deprecabile, rivolto alla panchina della Lazio, è da condannare con una multa. Molti cantastorie del nulla si sono affrettati a dire: “Anche Totti ha fatto sfottò sopra le righe”. Ma gli sfottò di Totti erano per i romanisti e non hanno mai offeso i laziali. E, fidatevi, i laziali avrebbero voluto avere un capitano come Totti. Ecco perchè De Rossi non potrà mai essere paragonabile a Totti. Anche in questo sono molto differenti, pur ammirando DDR.
Da lontano osservo come che anche a Roma i tifosi stiano aprendo gli occhi. I predicatori del nulla sono serviti. Continueranno a difendere l’indifendibile finendo la loro frase con un sonoro “Forza Roma” per accattivarsi simpatie, e avranno in esclusiva interviste e notizie da questo o quel dirigente. Non capiscono che, in realtà, la Roma li sta solo usando per scopi poco nobili. E’ per questo che tutti i romanisti dovrebbero indire una votazione online per creare un comitato di opinionisti e speaker lontani da certi meccanismi marci e putridi. I romanisti non sono scemi, sanno capire e giudicare. Ma spesso l’amore per la Roma offusca anche la loro mente e per questo sono portati a difendere un qualcosa che non va difeso, ma estirpato.
P. S: Condivido l’analisi di Giuseppe Giannini sul derby e sull’attuale dirigenza. D’altronde questo sito lo scrive da anni. Vorrei vedere in società più Giannini e Bruno Conti che Baldissoni e Massara. Secondo me “Il Principe” e “Marazico” non avrebbero fatto chiudere in questa maniera assurda la carriera di Francesco Totti.
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