Missione compiuta: abbiamo evitato la festa della Juventus all’Olimpico. Magra consolazione ma, ormai, gli obiettivi della Roma americana sono questi: rovinare le feste altrui, guai a lottare per vincere. E guai a dire che la Juventus giocava con Sturaro, Lemina, Benatia, Asamoah e Lichtsteiner: i “tappetini di Trigoria” potrebbero dire che non esiste una squadra B perchè se c’è o non c’è Dybala, il ragazzino che ha disintegrato il Barcellona da solo, è la stessa cosa. De gustibus…

Ho letto di funerale. Ho pensato fosse quello della Juventus, ma mi sbagliavo. Poi, leggendo meglio le elucubrazioni mentali degli “scendiletto di Trigoria”, ho capito che ce l’avevano con un presunto gruppo di romanisti che volevano la sconfitta della Roma. Ma perchè, esistono? Io non mi sono mai sognato di tifare contro la mia squadra. Questo esercizio lo fanno i laziali, non i romanisti. Ma evidentemente a Roma (e per fortuna che io non sono a Roma…) si può dire tutto e il contrario di tutto. Però, permettetemi, queste cose possono dirle e scriverle solo menti malate. Consiglio un buon psichiatra e se volete, visto che sono del ramo, potete chiedermi il numero di telefono di chi può rimettervi in sesto.

D’altronde cosa ci si può aspettare da chi dice costantemente che Totti è la rovina della Roma perchè non è andato a festeggiare con i compagni la straordinaria vittoria contro la Juve B? L’ennesima umiliazione: Spalletti per perdere tempo nel recupero ha pensato bene di rubacchiare 30 secondi togliendo Salah e inserire il Capitano. Una volta si facevano queste sostituzioni con un giocatore della Primavera e, contro la Juve B, c’erano Frattesi e Tumminello. Spalletti avrebbe evitato l’umiliazione a Totti di giocare 120 secondi senza toccare nemmeno un pallone. Ma prendo in prestito le parole di Salvini (lontanissimo dalle mie idee politiche, visto che voto M5S da anni) che definisce Spalletti un “piddino rancoroso”. Come dargli torto?

P. S.: Sono vicino al direttore Marco Violi. Conosco la sua storia e quello che ha passato molto meglio di tanti altri che lo allontanano come fosse la peste. Ha difeso un collega che nemmeno lo ha ringraziato e si è preso pure gli insulti. Com’era quel detto? Fai del bene e scordatelo, fai del male e pentiti. Ecco.



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