Daniele De Rossi ha partecipato a un evento dedicato all’International Champions Cup. Insieme al capitano della Roma presenti anche Paolo Maldini – direttore tecnico del Miami Fc – e il giornalista di Espn Gabriele Marcotti. Queste le dichiarazioni di De Rossi.
Che partita sarà quella contro la Juventus, il prossimo 30 luglio?
Roma-Juventus è una partita molto importante in Italia, è sentita in modo particolare nella nostra città più che a Torino. Un’amichevole estiva è probabilmente meno sentita, ma è una gara che ci permette di avere una preparazione estiva di alto livello sin dall’inizio. Una gara come questa può essere un primo passo per fare un buon precampionato, è un match vero.
Su Francesco Totti
Ho sempre vissuto la mia carriera con Francesco, non so come sarà senza di lui. Sicuramente differente. È un grande amico, continuo a sentirlo ed a messaggiarmi con lui ogni giorno, per non lasciarlo da solo. Ma deve andare avanti, è una situazione diversa da affrontare per lui.
Sulla tenuta fisica
Dipende da come sei anche fuori dal campo, da come ti senti tutti i giorni e in allenamento. Il giorno in cui un giocatore più giovane di te corre più veloce di te devi renderti conto del momento, è una cosa sulla quale io faccio molta attenzione, non voglio essere in imbarazzo per le mie prestazioni.
Sull’influenza di una famiglia composta da sportivi
Sono cresciuto guardando mio padre che giocava, è stato naturale crescere in questo modo. Mi ha aiutato molto, anche nella nascita della passione per questo sport. Ho imparato il rispetto per gli allenatori e continuo ad osservare il suo modo di lavorare.
Sulla Serie A
Rispetto a tre o quattro anni fa il livello si è rialzato, c’è di nuovo tanta qualità. I giovani hanno portato tanto vantaggio, ci sono diverse realtà in cui possono mettersi in mostra.
Qual è la difficoltà maggiore nell’affrontare la Juventus?
(Dalla sala qualcuno urla: “L’arbitro!”, ndr). Sono organizzati in ogni reparto, è davvero difficile segnare contro di loro, sono fortissimi in difesa. Sanno quello che devono fare per non prendere gol.
Sulla Nazionale
Conte nel 2016 ha portato qualcosa di più grande rispetto a quelle che erano le nostre qualità: ha costruito un gruppo forte e molto legato nei suoi elementi Ventura può fare la stessa cosa, perché hanno un modo di lavorare molto simile e il nostro gruppo è affiatato. Penso che potremmo essere una outsider, come nel 2016, magari un po’ più fortunati rispetto alla sconfitta ai rigori con la Germania.
Se non dovesse essere la Roma a vincere, per spezzare il dominio della Juventus saresti contento se vincesse il Napoli?
Assolutamente no, se un giorno dovessero perdere voglio essere io a vincere. È davvero dura competere con loro, hanno dimostrato di essere un grande gruppo. Noi proveremo a fare del mostro meglio, se ci avviciniamo sempre di più a loro vuol dire che stiamo facendo qualcosa di grande. Posso provarci per un altro paio di anni…
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