AS ROMA NEWS MONZA DYBALA – I tifosi della Roma rispolverano l’antico coro: “Vinceremo il tricolor”. L’impressione, infatti, è che questo non sia solo un sogno di fine estate. Come riferisce La Gazzetta dello Sport, la squadra di José Mourinho ha forza, ha scelte, ha talento, ma soprattutto ha Joya, ovvero quel Paulo Dybala che forse – in modi diversi – Juventus e Inter hanno abbandonato troppo presto e che stavolta ricorda a tutti il suo talento infinito, tuonando in 32’ un doppietta annichilente per il Monza, che alla fine saluta l’Olimpico tutto esaurito con un passivo di 3-0 dopo l’ultima rete di Ibanez.
Certo, il calcio è gioco di squadra, ma anche di classe e di volontà, così l’argentino che dall’inizio del campionato si era posto come obiettivo il centesimo gol in Serie A, ci ha messo 4 partite per raggiungere il traguardo, scrollandosi di dosso anche il peso psicologico della prima rete in giallorosso che in qualche modo gli zavorrava il cuore.
Per questo, davanti a mamma Alicia e alla fidanzata Oriana, la Joya sposta l’inerzia del campionato verso il Tevere, in attesa che fra oggi e domani Napoli, Lazio, Atalanta e Torino rispondano. D’altronde, grazie ai 10 punti, per ricordare una partenza migliore bisogna tornare indietro di 8 anni, quando i giallorossi di Rudi Garcia erano in piena corsa nel loro filotto di 10 vittorie nelle prime 10. Ma in un calcio che macina solo attualità, sembra archeologia sentimentale in un mondo romanista che è tornato a lievitare, anche se la squadra di Stroppa – in bilico – si consegna all’avversario con errori pacchiani.
In avvio Mourinho punta ancora su una squadra coperta, con Cristante e Matic a fare da cerniera in mediana, e Dybala e Pellegrini alle spalle di Abraham, pronti a turno a scendere a metà campo per creare superiorità numerica in quella zona del campo e cercare di portarsi via un uomo, allargando così le maglie della difesa del Monza. Per parte loro i brianzoli abboccano all’idea mourinhana di tenere il baricentro basso, così gli uomini di Stroppa provano a fare gioco nella trequarti giallorossa, ma senza rendersi pericolosi.
Così nelle praterie che lasciano alle loro spalle iniziano a banchettare gli attaccanti dello Special One. Da un rilancio di Zalewski, infatti, un colpo di testa di Abraham a metà campo innesca un grande scatto di Dybala, che di sinistro fulmina Di Gregorio. Morale: l’inglese si sdebita dell’assist dell’argentino contro la Juve, fornendogli palla della rete n. 99. Il Monza prova scuotersi con un tiro di Caprari, ma resta poca cosa, tant’è che al 32’, su lancio di Matic, uno svarione di Marrone libera Abraham, il cui tiro viene deviato dal portiere, senza però che riesca a evitare il tap-in vincente di Paulo. È l’apoteosi per la Joya che al 44’, con una mezza magia, libererebbe anche Pellegrini per un tris mancato.
Nella ripresa Stroppa toglie Marrone per inserire Molina sulla fascia, ma il bilancio racconta solo due colpi di testa di Petagna e Caldirola. D’altronde si capisce come al fixing del gol è sempre più avanti la Roma, con Dybala che sfiora la tripletta dopo appena 24 secondi. Così tocca a Caldirola salvare due occasioni clamorose: la prima su Pellegrini e la seconda dopo un vertiginoso assolo di Abraham.
Nessuna sorpresa, perciò, che al 16’, su angolo di Pellegrini, Ibanez mette in rete di testa il tris. Da notare come il 50% delle reti segnate della Roma in questo campionato siano nate da corner: non un caso. A quel punto, dopo il tourbillon di cambi, i giallorossi sbagliano qualche ripartenza di troppo e il Monza prova a rialzare la testa, raggranellando solo il brivido di una traversa colpita da Machin, peraltro ex romanista.
Così, salutato l’esordio di Belotti, tocca a Di Gregorio evitare il 4-0 su tiri dello stesso Gallo e di Spinazzola. Insomma, le cattive notizie per Mourinho – che ritrova l’Inter in testa – sono gli infortuni muscolari di Kumbulla ed El Shaarawy, mentre sul Monza grandina forte, visto che l’ultima squadra a partire con 4 ko è stato il Benevento 2017-18.
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