A Baldini l’asse con la Premier. E Pedro vuole già finire l’annata

NOTIZIE AS ROMA BALDINI – Escludendo che il presidente Pallotta sia un benefattore, se il suo sodalizio con Franco Baldini dura dal 2011, evidentemente i meriti devono essere assai superiori ai demeriti, e a questo a Trigoria ci credono.

Così, dopo aver in pratica esautorato Gianluca Petrachi – che non intende dimettersi e, fra le critiche mosse a Pallotta, c’è anche quella relativa alla gestione infortunati sotto Ed Lippie – è tornato più che mai in sella l’ex d.s. dell’ultimo scudetto, che può contare anche sull’appoggio di De Sanctis, le cui credenziali sono sempre più in ascesa.

Tra l’altro, Baldini è l’uomo giusto al posto giusto – cioè Londra –, visto che gran parte del lavoro sarà fatto proprio in asse con l’Inghilterra. Perciò, chiuso l’affare Pedro, rimasto colpito dalla telefonata con Fonseca e che non vorrebbe ricominciare la stagione col Chelsea (anche se la Roma smentisce che sarà lei a pagare i mesi di luglio e agosto), adesso è il momento delle cessioni di Kluivert e Under, per le quali giocheranno un ruolo importante gli agenti Raiola e Ramadani.

Tra l’altro, proprio grazie al primo si potrebbe mettere in piedi una trattativa con l’Arsenal, che prevederebbe il riscatto di Mkhitaryan ad una cifra bassa, e nel contempo la cessione ai «Gunners» di Kluivert per una cifra non troppo lontana dai 40 milioni ipotizzati. In questo modo, Fonseca sarebbe soddisfatto per la permanenza dell’armeno (anche se l’addio dell’olandese non lo renderebbe felice) e la dirigenza metterebbe in cassa una importante plusvalenza.

Discorso analogo per Under, per cui i giallorossi chiedono 30 milioni, ma al momento ha meno mercato. All’Evertoni potrebbe interessare, ma su questo fronte ci sarà ancora da lavorare. Ottimismo, infine, per il riscatto di Smalling dallo United, però i colpi di scena sono dietro l’angolo, e toccherà a Baldini sventarli.

(Gazzetta dello Sport)

FOTO: Credits by Shutterstock.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA