Luciano Spalletti

Quando a Trigoria lo videro mettersi a torso nudo per cominciare a tagliare un albero che intralciava, sgranarono gli occhi. «Ma è lui?», dissero i calciatori che lo osservavano da lontano. Un gesto che fece crescere il rispetto per un uomo fuori dagli schemi. Un rispetto che non gli mancherà neppure stasera, nonostante torni all’Olimpico da allenatore dell’Inter. Morale: forse i fischi dello stadio gli faranno male, ma di sicuro non lo spaventeranno affatto. Una cosa è sicura: l’ambiente giallorosso non è certamente agevole e per questo Spalletti non nascondeva i suoi modi per combattere lo stress. Una volta durante una trasferta in Toscana i giocatori lo scoprirono che dormiva sul pavimento. «Volevo stare a contatto con la mia terra», rispose sereno.

In altre occasioni narrano come di notte, nella palestra di Trigoria, lo vedessero tirare di boxe, al sacco, per scaricare energie e cattivi pensieri. Se stasera però i tifosi giallorossi lo fischieranno sarà per il suo rapporto con Francesco Totti. Luciano oggi dice: «Se incontro Francesco sarò contento di abbracciarlo e salutarlo. Tra me e lui non ci sono conti in sospeso, gli ho detto tutto quello che dovevo, come spero abbia fatto lui con me. Sarà un piacere ritrovarlo. Penso di conoscerlo abbastanza bene. L’ho visto sorridente, a suo agio durante il sorteggio Champions. Spero che possa fare tutto ciò che è nei suoi progetti, ne sarei contento. Poi io provo amore per lui. Ho ricevuto molta qualità da Francesco, mi ha fatto vivere partite splendide, ha segnato gol da falso nueve di grande qualità. Non ho problemi di alcun genere con lui, sono tranquillissimo».

(Gazzetta dello Sport)



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