Il sacro e profano della cronaca, nel 1995, raccontavano tra l’altro che Chirac vinceva le elezioni e diventava presidente della Francia, mentre l’Ajax sconfiggeva il Milan per 1-0 (gol di Kluivert) nella finale di Champions League. Ecco, bisogna andare indietro così tanto per ritrovare una Roma che segna 5 resti in trasferta. In quei giorni a prendere schiaffi fu la Cremonese, questa volta un più che dignitoso Chievo, che in una partita di fine stagione mette in scena una partita di buona dignità, facendo da ancella a un gruppo giallorosso ancora affamato.
ERRORI Tutto sommato, un ottimo viatico per una squadra che – se eviterà improbabili scivoloni domenica prossima contro il Genoa – timbrerà senza patemi il pass per la prossima Champions, evitando le forche caudine dei preliminari, sempre assai insidiosi. Certo i folgoranti numeri offensivi della Roma, in qualche modo alimentano inevitabili rimpianti su ciò che poteva essere e non è stato. «È impossibile non fare degli errori – spiega però il direttore generale Mauro Baldissoni -. Ora abbiamo una partita per fare 87 punti. Sarebbe il record per la squadra giallorossa e in altre situazioni ci avrebbero fatto vincere degli scudetti, ma se non lo faremo significherà che in futuro bisognerà fare meno errori. Il secondo posto non è un trofeo, però è un risultato importante». Parole chiare, che autorizzano ottimismo per una stagione, la prossima, che dovrebbe partire avendo in cassa la cinquantina di milioni assicurati dalla vetrina europea. Tesoretto indispensabile per pensare positivo.
FUTURO Al netto delle partenze che serviranno a rendere il più indolore possibile la pratica del «financial fair play», il gruppo giallorosso sembra solido. Non è un caso che Strootman sui social scherzi così: «Quella contro il Chievo è stata una vittoria importante. Complimenti a Salah ed El Shaarawy per la doppietta, a Dzeko meno perché ha segnato solo un gol». Più autocritico invece Rudiger, che commenta: «Non è stata la nostra migliore partita, ma sono tre punti che contano». Proprio vero, ed è per questo che adesso ci si può avvicinare con maggiore ottimismo ai rinnovi di De Rossi e Strootman, che sembrano i più agevoli.
CIAO TOTTI Logico, però, che l’attenzione della settimana che va ad incominciare sarà concentrata su Totti, che domenica giocherà l’ultima partita. Ma sarà proprio così? «Oltre a essere un grande giocatore, è anche un grande personaggio e si diverte un po’ a tenere tutti sulla corda – conclude Baldissoni -. Domenica però stiamo preparando una bella festa per lui». Un piccolo antipasto non è mancato neppure a Verona, con tutti i tifosi ad applaudirlo all’ingresso e all’uscita dal campo. Poi tutti a dormire, sognando quello che è quasi difficile da raccontare. Ovvero il miracolo di un Crotone che fermi la capolista Juventus, regalando un’altra settimana di sogno scudetto alla Roma. Difficile, certo, ma tutto sommato potrebbe essere un modo per costruire anche quell’identità che rassomigli al futuro che può arrivare. A Trigoria ci credono.
(Gazzetta dello Sport – M. Cecchini)
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