Tammy Abraham

ULTIME NOTIZIE AS ROMA ABRAHAM MAYORAL – Probabilmente solo José Mourinho e Tiago Pinto («Era la nostra prima scelta») si aspettavano un impatto così forte di Tammy Abraham nel mondo giallorosso. Di sicuro non se lo aspettava Borja Mayoral, buon protagonista della passata stagione, che «stritolato» dalla presenza ingombrante dell’inglese e di Shomurodov, come scrive il quotidiano As in Spagna, potrebbe interrompere con un anno di anticipo il prestito e fare ritorno al Real Madrid che lo girerebbe di nuovo, forse alla Fiorentina, scrive il Corriere della Sera.

La trattativa per portarlo in giallorosso è stata complicata, ma Abraham ha scelto la Roma con convinzione: «Volevo uscire dalla mia comfort zone – le sue parole in conferenza stampa -, avevo voglia di spiccare il volo. Amo il calcio, amo vincere, il mio presente è la Roma e sono pronto a dare tutto me stesso. Io sono uno che dà tutto per la maglia, a costo di lasciarci il sangue».

Una convinzione feroce, che si è vista fin dalle prime uscite e che è il suo biglietto da visita: «Credo nelle visioni, quando ne vedo una. Sono venuto alla Roma non solo per fare gol ma per vincere dei trofei, speriamo di farlo già in questa stagione. Ho avuto modo di parlare con Mourinho e Tiago Pinto, mi hanno spiegato l’ambizione del club e la loro visione. Non sono qui solo per Josè, la sua presenza è stata sicuramente importante ma ho sempre seguito la Roma nelle competizioni internazionali. Ruediger ed Emerson Palmieri mi hanno raccontato e parlato sempre bene della Roma, questo ha avuto un peso».

Nel triangolo di attaccanti con Dzeko e Lukaku dovrebbe essere lui l’anello debole, ma Tammy non la pensa certo così: «Ho scelto la maglia numero 9, Edin l’ho sempre seguito durante la mia adolescenza, l’ho sempre ammirato: tanto di cappello per quello che ha fatto con la Roma ma adesso tocca a me colmare questa lacuna. Vedere il mio nome associato al suo e a quello di Lukaku è un privilegio, ma io sono ancora giovane e devo crescere. Il Chelsea mi ha lasciato andare e io non mi concentro sulle loro scelte: preferisco pensare a me stesso e non a dimostrargli che magari hanno sbagliato a mandarmi via. I tifosi della Roma? Sono straordinari e l’unico modo di ripagarli è giocare bene per offrir loro delle soddisfazioni».



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