AS ROMA NEWS ABRAHAM – Prima i fischi dei tifosi al momento della sostituzione con Belotti contro il Torino, poi le bordate di Mourinho in conferenza stampa, infine le sue scuse via social. Sono state ventiquattro ore caldissime per Tammy Abraham, a conclusione di un periodo difficilissimo in cui ha perso prima il suo ruolo fondamentale che aveva nella Roma, e poi il posto tra i convocati dell’Inghilterra per il Mondiale. In pochi mesi l’attaccante sembra avere smarrito il tocco magico, di sicuro è cambiata la percezione dei tifosi nei suoi confronti, e probabilmente anche della società, scrive il Corriere della Sera.
In casa giallorossa, sul fronte della tifoseria sempre poco equilibrata in casi simili, si è passati dalla paura che il Chelsea possa esercitare il diritto di “recompra” – fissato a 80 milioni di euro – alla fine di questa stagione, all’insofferenza nei confronti di un giocatore che nella passata stagione ha segnato 27 reti, trascinando la squadra in campionato ma soprattutto in Conference League.
Di Abraham si è parlato spesso in chiave mercato, ma la Roma ha sempre fatto muro respingendo al mittente tutti gli interessamenti. Se oggi dovesse arrivare qualche proposta, soprattutto dall’Inghilterra, non è detto che la società giallorossa non le ascolti. Anche perché il primo a cambiare atteggiamento nei suoi confronti è stato proprio Mourinho. Fino a qualche giorno fa lo Special con lui ha usato bastone e carota: lo ha difeso quando tutti lo attaccavano e lo ha criticato al termine di prestazioni positive.
Dopo la gara col Torino, però, Mourinho è stato durissimo, soprattutto quando in conferenza gli è stato chiesto delle ripercussioni psicologiche che i fischi avrebbero potuto avere sul morale di Abraham. “Sono old fashion – le parole del tecnico portoghese – ma penso che quando tu diventi un giocatore professionista in un universo di milioni di bambini che volevano esserlo, non ti serve l’appoggio di nessuno. Non ti serve una fonte esterna a te stesso per motivarti. Devi dare tutto in campo ogni giorno, ogni allenamento, ogni partita: puoi giocare bene, male, sbagliare. Se sbagli con me, al massimo penso che sei scarso. Un’altra cosa è l’atteggiamento: ma che appoggio psicologico? Corri amico, fai duelli individuali, sbaglia, crea problemi”.
Mourinho è andato anche oltre. “La fonte esterna è un plus, che ti dà qualcosa in più, ma tu sei un uomo. Ci sono giocatori che devono avere un livello alto non dico di performance, perché sbagliare fa parte del gioco, ma di atteggiamento. Non ti servono motivazioni alla fine del mese per prendere lo stipendio, dobbiamo tutti dare di più”.
Parole pesantissime rivolte al centravanti inglese, anche se c’è il sospetto che il tecnico non ce l’avesse solamente con lui. Abraham, comunque, si è sentito chiamato in causa perché ieri attraverso i social network ha avvertito il bisogno di chiedere nuovamente scusa ai tifosi.
“Non è stato – le sue parole – l’inizio da favola che tutti avremmo voluto, ma nella vita ci sono sempre alti e bassi. Per i tifosi e per la Roma, meritate di più ed è quello che io e la squadra vi daremo dopo la sosta. Grazie ai veri tifosi che non ci hanno mai lasciato nel bene e nel male. I momenti brutti rendono migliori i momenti belli. State attenti e ci vediamo presto”.
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