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Rassegna stampa

Abraham-Osimhen, nel nome del gol

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AS ROMA NEWS NAPOLI ABRAHAM OSIMHEN – Prima della sfida diretta ci sono ancora un allenamento di rifinitura e gli ultimi ripensamenti di Mourinho e Spalletti. Non c’è dubbio, però, che in mezzo a tanti argomenti di Napoli-Roma il più interessante sia il confronto tra Tammy Abraham e Victor Osimhen, scrive il Corriere della Sera.

È vero, il titolo di capo-cannoniere se lo stanno giocando Immobile e Vlahovic. I centravanti di Roma e Napoli, però, sono gli emergenti del campionato. Giovani – 24 anni Abraham e 23 Osimhen -, talentuosi e sulla lista acquisti dei principali club europei. Anche se Roma e Napoli non hanno alcuna intenzione di cederli.

Abraham è arrivato quest’anno, costato 40 milioni più bonus, con pagamento dilazionato in quattro anni. Il Chelsea si è tenuto il diritto di «recompra», praticamente per il doppio della cifra, ma dalla stagione 2023-2024. Ha convinto tutti fin dalla prima partita e ha messo insieme cifre eccellenti. Quindici gol in campionato, 8 in Conference League e uno in Coppa Italia. Un centro ogni 146 minuti.

Ha raggiunto Volk nella classifica dei gol segnati alla prima stagione in maglia giallorossa. Batistuta e Montella si erano fermati a 23. È diventato in fretta l’idolo dei tifosi giallorossi anche per il modo passionale con cui vive le partite. Travolgente la sua partecipazione, pugno alzato al cielo, quando parte l’inno di Venditti e tutto lo stadio intona «Roma, Roma, Roma».

Osimhen è alla seconda stagione italiana e ha già migliorato, con ancora 6 partite da giocare, i numeri dello scorso anno. Aveva segnato 10 gol e adesso è a 16: 12 in campionato e 4 in Europa League. È incappato in qualche infortunio di troppo e per questo la sua media gol/minuti giocati è ancora più bassa di quella di Abraham: un centro ogni 116 minuti. Il Napoli l’ha pagato tanto, quasi 75 milioni, anche se proprio il suo prezzo (e quello di quattro giovani Primavera messi dal Napoli nell’affare con il Lilla) è finito nell’inchiesta sulle plusvalenze finita in una bolla di sapone alla prima sentenza del Tribunale federale.

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Domani sera è probabile che Spalletti utilizzi Osimhen come boa centrale in un 4-2-3-1 super offensivo con alle sue spalle Lozano, Mertens e Insigne. La posta in palio vale qualche rischio in più: per tenere il passo di Inter e Milan nella volata per lo scudetto, il Napoli ha un solo risultato: la vittoria. Abraham ha giocato sia da punta unica con l’iniziale 4-2-3-1 di Mourinho che insieme a Zaniolo o (rarissimamente) Shomurodov nel 3-5-2, nel 3-4-2-1 o nel 3-4-1-2 come nell’ultima partita contro il Bodo Glimt.

Tutti e due, in campionato, non sono stati particolarmente fortunati con pali e traverse: Abraham ne ha colpiti 5, Osimhen 4. Il nigeriano del Napoli non ha fornito nessun assist ai suoi compagni di squadra, Abraham è a quota tre.

Subiscono molti falli, anche per il loro modo impetuoso e generoso di giocare, ma non sono due agnellini. Osimhen ha rimediato in campionato un’espulsione (in casa contro il Venezia) e 5 cartellini gialli. Nessuna espulsione per Abraham, ma ben 9 ammonizioni.

La speranza è vedere tanti duelli tra loro in Serie A. Sarebbe la dimostrazione che il nostro campionato ha ripreso importanza e non è più visto come una tappa di passaggio verso la Premier League dove Abraham ha già giocato e Osimhen sogna di andare.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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