Rassegna stampa
Abraham, rabbia e paura: caviglia ko, ora gli esami
ULTIME NOTIZIE AS ROMA SAMPDORIA ABRAHAM – «Di Abraham ho visto solo il sangue sulla caviglia, non camminava bene, non sembra grave ma di sicuro non sta bene». Mourinho ha perso Tammy Abraham dopo pochi secondi del secondo tempo per un problema alla caviglia destra. L’attaccante inglese ha preso una botta nel corso del primo tempo e già durante l’intervallo sembrava destinato al cambio, poi ha provato a stringere i denti ed è rientrato in campo, scrive il Corriere della Sera.
Al primo tentativo di scatto, però, ha avvertito dolore e ha chiesto il cambio, tra gli applausi dell’Olimpico. Il numero 9 ha sfogato tutta la sua frustrazione tirando un pugno contro il sostegno della panchina, poi è rimasto seduto con i compagni fino al fischio finale. Nelle prossime ore l’inglese farà dei controlli, ma la speranza del tecnico portoghese è di averlo a disposizione per la ripresa del campionato, il 6 gennaio a Milano contro il Milan. Per quella data Mourinho avrà a disposizione anche Lorenzo Pellegrini, assente dalla gara col Torino dello scorso 28 novembre. Difficile che per il doppio incontro con il Milan e la Juventus (9 gennaio), Mourinho possa avere già a disposizione qualche nuovo arrivo dal mercato.
Per il g.m. Tiago Pinto, alla ricerca di almeno un paio di rinforzi (un vice Karsdorp e un centrocampista) saranno feste di intenso lavoro. «Mourinho ha lanciato l’allarme della rosa corta dalla partita con il Bodo, ma da quella partita tutti hanno avuto un’opportunità e tutti hanno potuto giocare. Da un disastro è nata un’opportunità, basta vedere Kumbulla, abbiamo avuto la capacità di riprendere la situazione e ripartire. Il mercato è dinamico, ci sono porte aperte in tutti i club. Dobbiamo diventare una squadra più forte ma con una strategia di cui da sempre abbiamo parlato io e l’allenatore».
Molti i nomi che vengono accostati alla società giallorossa in questo periodo, ma il dirigente portoghese non fa concessioni, si chiude a riccio e probabilmente ha in sebo una sorpresa. «Il 90 per cento dei nomi usciti non è reale».
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