Tammy Abraham, Tiago Pinto

ULTIME NOTIZIE AS ROMA ABRAHAM – Storie british. Una con lo «smile» e l’altra con la faccina che digrigna i denti. La Roma si gode l’ufficialità di Tammy Abraham, messa nera su bianco dal comunicato ufficiale della società e si preoccupa per l’ennesimo infortunio (muscolare) di Chris Smalling che, dopo una prima stagione strepitosa, si è praticamente eclissato dopo il riscatto da 18 milioni versato al Manchester United, scrive il Corriere della Sera.

Abraham viene a sostituire Edin Dzeko «a fronte di un corrispettivo per il Chelsea di 40 milioni di euro (più bonus e percentuale sull’eccedenza di una eventuale futura cessione) e ha firmato fino al 30 giugno 2026.

Eredita la maglia numero 9 del bosniaco, andato all’Inter, e vuole far dimenticare al più presto il suo predecessore: «Si percepisce quando una società ti vuole davvero e la Roma con me lo ha dimostrato senza mezzi termini. La Roma merita di essere tra le top 4 in Italia, di giocare in Champions, di giocarsi dei titoli. Sono venuto qui per raggiungere questi traguardi. In passato ho vinto trofei e voglio aiutare la Roma a tornare al livello che merita».

Abraham è entrato nel settore giovanile del Chelsea all’età di otto anni fino al suo esordio in prima squadra. Con la maglia dei Blues ha segnato 32 gol in 80 presenze in Premier ma non ha mai davvero sfondato, come dimostrano i prestiti a Swindon Town, Swansea City e Aston Villa. Il suo miglior momento è stato sotto la guida di Lampard, mentre con Tuchel non ha praticamente mai trovato spazio. Ha esordito con la nazionale inglese nel 2017, segnando il primo gol due anni dopo contro il Montenegro.

«Nonostante sia un calciatore molto giovane, con enormi margini di crescita – ha detto il gm Tiago Pinto-, Tammy ha già giocato più di 200 partite e segnato più di 100 gol. La scelta di lasciare la Premier League e la squadra della sua città dimostra con i fatti quanto il ragazzo creda nella sfida di crescere e di fare bene alla Roma».

Alla Roma parlerà inglese con Mou e Smalling: «Non ho mai giocato in prima squadra al Chelsea con Mourinho perché ero troppo giovane, ma mi sono allenato qualche volta con lui. È un personaggio importante. Ha vinto tornei e allenato i migliori giocatori al mondo. Averlo come allenatore è stimolante, non vedo l’ora di iniziare. Ho iniziato la pre-season con il Chelsea, sono pronto. Conoscevo Smalling. Parlo già italiano meglio di lui. No, scherzo».

Non è uno scherzo, purtroppo, il nuovo infortunio muscolare del difensore, dopo un intervento in scivolata contro il Raja Casablanca. Lesione al flessore della coscia sinistra, l’obiettivo è recuperarlo dopo la sosta della nazionali, con qualche dubbio in più sulla sua tenuta generale dopo tutti i problemi del campionato scorso.



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