Tammy Abraham

CALCIOMERCATO AS ROMA NANDEZ ABRAHAM – Metabolizzare l’addio di Lukaku non sarà facile. Romelu, al di là dei 21 gol stagionali, rappresenta nell’immaginario popolare (insieme a Dybala) l’idea di una Roma diversa. Che in questa stagione è arrivata sesta ma che comunque, integrata con altri calciatori chiesti da De Rossi, può continuare ad aspirare a vincere, scrive Il Messaggero.

Magari non il campionato ma restare protagonista in Europa League (soprattutto ora che non scenderanno più le terze classificate della Champions), ambire finalmente a non uscire più al 1° o 2° turno in Coppa Italia, oltre ad un posizionamento nell’Europa che conta.

Per questo motivo è difficile rassegnarsi alla partenza del belga. Anche perché non c’è nemmeno l’alone di mistero che potrebbe incuriosire sul nome del sostituto. A Trigoria il centravanti titolare – al quale affiancare un giovane da far crescere e aspettare, leggi l’Omorodion di turno – già c’è e si chiama Tammy Abraham.

Più di qualcuno storcerà il naso ma è l’inglese, se il mercato non deciderà in modo diverso presentando offerte milionarie, ad avere oggi le più alte chance di guidare l’attacco giallorosso nella prossima stagione. E a pensarci bene è abbastanza curioso: lo scorso anno, prima del tremendo ko contro lo Spezia che lo ha costretto a rientrare marzo, Abraham era considerato il papabile da sacrificare sull’altare delle plusvalenze per sistemare i conti. Poi l’infortunio al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro ha cambiato i piani, costringendo il club ad agire in modo diverso.

Dodici mesi dopo, il dubbio si ripropone con l’aggravante però che Tammy difficilmente potrà raggiungere la valutazione della scorsa estate. De Rossi su di lui ha espresso un giudizio lusinghiero: «Lo voglio scoprire. È una forza della natura. È un giocatore affascinante da allenare, non è troppo diverso da Lukaku. Lavorandoci molto può diventare devastante». Una promozione a pieni voti che si porta dietro qualche incognita. Tolta questa stagione che non è analizzabile (rientrare dopo uno stop così lungo, necessita di tempo), i due anni di Abraham a Roma sono stati a dir poco altalenanti. Nel primo ha segnato 27 gol, nel secondo si è fermato a 9.

Il ragionamento di pancia del tifoso vien da sé: se con 21 reti di Lukaku sei arrivato sesto, figuriamoci abbassando lo score. Tammy probabilmente paga il ricordo del secondo anno, effettivamente deludente, la rete sbagliata contro il Leverkusen una decina di giorni fa e il mancato effetto novità. Per molti, infatti, sarebbe una sorta di gioco dell’oca: tornare al punto di partenza. L’altra faccia della medaglia però vede un centravanti di 26 anni, che prima dell’infortunio era nel giro della Nazionale inglese e che ha dimostrato di saper segnare, entusiasmare e convincere. Domenica a Empoli partirà titolare e in una partita che conta esclusivamente per i toscani, dovrà essere capace di regalare qualche segnale.

Lo stesso che si attende dalla Roma. Ormai è questione di giorni per l’annuncio del nuovo ds Ghisolfi. Tuttavia le indiscrezioni di mercato già rimbalzano. E ieri si è fatta più insistente la voce di un affare addirittura in chiusura per Nandez, centrocampista 28enne del Cagliari che il 30 giugno si svincolerà a zero dalla società sarda. A Trigoria frenano ma De Rossi lo conosce bene, i due si sono incrociati per una decina di giorni al Boca Juniors (prima che l’uruguaiano tornasse in Italia), e sembra rappresentare il prototipo del calciatore richiesto dal tecnico qualche giorno fa: «Il primo requisito sarà la fame, chi viene deve sentire che indossare questa maglia è la miglior cosa che gli sia mai capitata. Serve gente che fa le fiamme, nelle gambe e soprattutto nella testa». Nandez è questo tipo di calciatore. Per lui, è pronto un triennale.



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