Con Iturbe al Torino, il mercato della Roma si mette in moto. Perché passano gli anni e i direttori sportivi ma le direttive che arrivano dagli Usa non cambiano: prima cedere e poi acquistare. Con l’argentino in granata (prestito con diritto di riscatto a 12,5 milioni più il 20% su una futura cessione), il presidente Cairo (che ha già prenotato Skorupski per giugno) si è impegnato a versare in anticipo, rispetto a quanto pattuito in precedenza, i 6 milioni per Iago Falque. Soldi che alla Roma non vorrebbero investire ora ma mettere da parte per l’estate. Si attende quindi l’occasione giusta e low cost: al momento il sondaggio con il Chievo per Castro non ha avuto seguito. Si monitora a distanza la situazione Torreira-Sampdoria e non si perde di vista la pista che porta a Sanson del Montpellier. Intanto dal Belgio arriva la conferma che la scelta di Nainggolan di restare è definitiva: «L’ho spinto al Chelsea ma lui ama troppo la Roma», le parole del fratello Manuel alla Gazzetta di Aversa.
STAND-BY SPAGNOLO In attacco la prima scelta di Massara è Jesé. Roma e Psg sono già d’accordo per il prestito e la conferma che il calciatore sia sul mercato è arrivata ieri dal tecnico Emery: «Ha bisogno di giocare». L’ultima parola spetta però all’attaccante che si è preso qualche giorno di tempo per capire se ci sono i margini per andare al Las Palmas, squadra della sua città natale, che però non ha i soldi per pagargli l’ingaggio (3,5 milioni). E l’agente quindi frena con i giallorossi. El Ghazi, Musonda e Feghouli le alternative. Mentre Doumbia ha rifiutato un paio di offerte pervenute dalla Cina, preferendo restare al Basilea, in ballo c’è sempre la cessione in prestito di Seck. Piace al Sassuolo ma dall’Olanda premono Den Haag e Nec Nijmegen.
(Il Messaggero – S. Carina)
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