Rassegna stampa
Addio Tor di Valle. Svolta dei Friedkin, un nuovo stadio pronto per il 2026
ULTIME NOTIZIE STADIO DELLA ROMA FRIEDKIN – Oggi Dan Friedkin compirà 56 anni e così ha deciso di farsi un regalo: un nuovo stadio per la Roma, scrive La Gazzetta dello Sport. Dopo oltre otto anni di speranze, il progetto sull’area di Tor di Valle, su cui l’ex presidente Pallotta e l’imprenditore Parnasi avevano firmato l’accordo il 30 dicembre 2012 a Orlando, è definitivamente tramontato.
Sono bastate 199 parole per dirgli addio, quelle votate dal Cda a margine del licenziamento della semestrale di bilancio, che annota miglioramenti su molti fronti, anche se l’esposizione debitoria resta altissima (247 milioni) e non si esclude neppure una nuova ricapitalizzazione oltre a quella che deve essere completata.
“Non sussistono più i presupposti per confermare l’interesse… essendo il progetto divenuto di impossibile esecuzione; la pandemia ha radicalmente modificato… le prospettive finanziarie dell’attuale progetto; vogliamo realizzare uno stadio verde, sostenibile ed integrato con il territorio, discutendo in modo costruttivo tutte le ipotesi, inclusa Tor di Valle“.
Il Comune è stato già avvisato ieri della presa di posizione e – nonostante le critiche feroci ricevute ieri dalla opposizione già venerdì prossimo ci sarà un incontro per valutare nuove aree.
I Friedkin ora vorrebbero investire circa 400 milioni per un impianto più piccolo (45.000 posti) e senza “business park”, contando di avere i permessi in due anni circa e pensando a una realizzazione in altrettanto tempo. Morale: se tutto andasse nella maniera migliore per il 2026 il nuovo stadio potrebbe vedere la luce. Ma dove? Non ci sono preclusioni. Il sogno sarebbe poter rifare il Flaminio, ma i vincoli della Soprintendenza – per il momento – non consentono di avere uno stadio a 5 Stelle utile per la Uefa. Così riaffiora l’ipotesi a Tor Vergata, presto collegata da un prolungamento della linea metropolitana, oppure all’Ostiense.
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