AS ROMA NEWS AFFINATI MOURINHO – Critico letterario, scrittore, giornalista e docente universitario. Ma anche tifoso della Roma, con cui si diletta nei suoi momenti liberi. Ed oggi Eraldo Affinati – intervistato da La Gazzetta dello Sport – ne ha di motivi per sorridere.
Sorpreso dal terzo posto?
«No, penso sia in linea con i programmi iniziali. L’obiettivo è sempre stato tornare in Champions, anche se c’è pure il percorso europeo. Il punto su cui riflettere è questo, il sovraccarico di fatica rispetto alla Lazio che ha solo il campionato. E la Roma non ha una rosa ampia, soprattutto dopo gli infortuni di Karsdorp e Solbakken».
Aspettative per Rotterdam?
«Meglio disputare la prima in casa del Feyenoord, basterà uscire bene da lì per poi giocarci tutto all’Olimpico. Nella filosofia mourinhana è un vantaggio. Il mio sogno è vincere l’Europa League, anche perché in questo modo andremmo diretti in Champions. Ma so che è dura».
Lei è mourinhano o meno: contano i punti o il gioco?
«Io ho la sua filosofia, contano i punti, sono legato al risultato. Alla fine nel calcio ci si ricorda dei numeri, delle classifiche, non tanto delle partite».
Cosa ha Abraham?
«Questo è un problema, il centravanti finora ci è mancato. Penso che il suo sia un nervosismo mentale, un’ansia che gli precluda la lucidità. Speriamo si sblocchi, altrimenti avanti con il falso nueve».
Per chiudere, lei Wijnaldum lo terrebbe o meno?
«Dal punto di vista del gioco sì, è un giocatore fondamentale per essere ambiziosi. Poi non so quanto possa costare…».
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