ULTIME NOTIZIE AS ROMA VERONA – Stop. Meglio ancora, sbandata, scrive Il Messaggero. La Roma scivola al Bentegodi e perde la prima gara della stagione: 3-2 per il Verona che cancella lo zero in classifica. Mourinho va ko e si ferma a 6 vittorie nel pomeriggio più strano della sua nuova avventura. La difesa prende 3 reti in 14 minuti dopo averne incassate solo 4 in 540.
È saltato, d’incanto, l’equilibrio. Gaffe dei singoli e di squadra. Mou spesso fa riferimento alla rosa e lì dietro, sulle fasce, non ha di sicuro il meglio. È diventata Fatal Verona anche per la Roma: il 19 settembre 2020 il ko a tavolino (0-3, con Diawara non inserito nella lista over) e un anno dopo, stessa data, il primo ko stagionale.
Tudor non si è spaventato davanti all’atteggiamento spavaldo scelto da Mourinho che ha inviato un segnale inequivocabile ai suoi giocatori: bisogna tenere il piede sull’acceleratore, a prescindere dai risultati delle rivali. Pellegrini, il Magnifico degli ultimi tempi, in attesa di firmare il nuovo contratto con il club giallorosso, è il trascinatore del gruppo. E, al tempo stesso, è anche il miglior realizzatore.
Aspetta il diluvio per colpire anche al Bentegodi, 6° gol stagionale (3 in campionato e 3 in Conference League), dopo la pennellata per Cristante che di testa ha scheggiato la traversa. Il trequartista scambia con Karsdorp e va a raccogliere l’invito del compagno, ma per siglare il vantaggio tira fuori il tacco dal cilindro, imitando Amantino Mancini che firmò il vantaggio, sotto la Sud, con lo stesso gesto tecnico nel derby del 9 novembre 2003 (2-0).
Il crollo all’inizio della ripresa. La fragilità difensiva della Roma è evidente nelle azioni delle reti di Barak e Caprari che consentono al Verona di effettuare il primo sorpasso. A destra Zaniolo non aiuta, Karsdorp è sempre fuori posizione e quindi preso in mezzo; Mancini non lo copre e, come se non bastasse, anzi chiude male (gol dell’1-1), o in ritardo (sul 2-1). Facile il tap in di Barak dopo la respinta di Rui Patricio, splendido il destro piazzato dell’ex Caprari.
La reazione è minima. Ancora Pellegrini protagonista: cross e autorete di Ilic per anticipare Abraham. Ma la Roma affonda nel pantano. Disordinata e superficiale. Così perde definitivamente le distanze tra i reparti. Nessuno chiude più davanti ala difesa. Faraoni può stoppare e lanciare il missile per la vittoria.
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