(Il Messaggero – S. Carina) Naufragata in casa (5 ko, 6 considerando anche quello in coppa Italia) con 15 reti al passivo e scivolata in classifica al quinto posto, la Roma vanta ancora un primato. Quella giallorossa è ancora la miglior difesa esterna del campionato (6 reti in 12 gare). Proprio lontano dall’Olimpico, la squadra di Di Francesco ha perso soltanto una volta (0-1 a Torino contro la Juventus), racimolando 4 pareggi e raccogliendo 7 vittorie. In trasferta i giallorossi vantano una media di 2.08 punti che basterebbe ampiamente, se estesa al rendimento casalingo, per strappare il terzo posto. Il problema è che Dzeko e compagni complessivamente viaggiano invece ad una media di 1.91, che scende drasticamente a 1.38 considerando le ultime 8 partite. C’è un dato da prendere in considerazione dal tecnico: se la Roma segna il 40% dei gol (16 su 40) tra la mezz’ora del primo tempo e i primi 15 minuti della ripresa, ne subisce il 33% (7) nell’ultimo quarto d’ora di gara.
PELLEGRINI PIÙ NO CHE SÌ – Percentuale che lievita addirittura al 52% (11) se viene presa in considerazione solo l’ultima mezz’ora di gara. A dimostrazione che uno dei problemi principali della squadra rimane la tenuta atletica. Al netto dell’ennesimo infortunio muscolare di Pellegrini (confermato il risentimento al flessore sinistro: in forte dubbio per Napoli), la Roma gioca ai ritmi richiesti da Di Francesco un tempo, al massimo 50-55 minuti. Non è dunque un caso che secondo i dati forniti dalla Lega di serie A, quella giallorossa è la diciassettesima squadra per chilometri percorsi a partita (107,3 di media a gara): 5.5 in meno dell’Inter, 3.7 del Napoli. Ieri ufficializzato il divieto di vendita dei tagliandi per i residenti nel Lazio. E in serata è torntato Monchi da Boston.
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