Alisson

(Gazzetta dello Sport – C. Zucchelli) È da inizio stagione il giocatore più continuo e decisivo della Roma, sta trattando il rinnovo ma intanto lo cerca tutta Euro­pa, giocherà il Mondiale col Brasile e nell’amichevole con la Russia sarà anche capitano. Proprio un momen­to d’oro per Alisson, e il por­tiere giallorosso non lo ne­ga: «Sarà un onore indossa­re la fascia – ammette l’estremo difensore brasilia­no –. Il mio momento è mol­to buono a Roma, ho lavora­to molto duramente da quando sono arrivato, con­vinto di prendermi il posto. Ci è voluto un po’ più di quanto mi aspettassi, ma ho imparato tanto e sono riu­scito ad entrare nel momen­to giusto».

LEADER – Giusto è anche il suo atteggiamento nello spogliatoio, visto che Alis­son è un leader, con o senza fascia: «Parlo molto sul campo, aiuto i difensori, oriento la difesa perché a volte l’allenatore chiama il portiere per dare dei consi­gli. I miei compagni sanno che gesticolo e parlo, è un modo per concentrarmi sul­ la partita: il Brasile ha sem­pre avuto grandi capitani e quelli che sono ricordati so­ no quelli che alzano le cop­pe. Io cito in particolare Ca­fu, campione d’Italia in gial­lorosso: è stato un grande capitano per la Seleção e molti lo ricordano». In Bra­sile, certamente, ma se lo ri­cordano tutti anche a Roma.



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