Alisson Becker

(Gazzetta dello Sport – C. Zucchelli) Le lacrime il giorno dell’addio di Totti («stavamo salutando un giocatore leggendario»), la nuova vita romana, la passione per i videogiochi, il legame con il fratello, portiere anche lui, e il suo rapporto con la fede:Alisson risponde alle domande dei tifosi su Twitter e di calcio sceglie di parlare poco. Si sofferma, però, sul suo Brasile, che raggiungerà durante la sosta perché è stato convocato per le amichevoli contro Giappone e Inghilterra: «Abbiamo una buona squadra e sappiamo cosa possiamo fare in campo. Arriveremo in Russia con fiducia, ma sappiamo che il Mondiale è il Mondiale e ci sono sempre top team». Tra questi anche l’Italia, si augura: «Spero che si qualifichi, poi ci sono anche Francia, Spagna, l’Argentina… Insomma, noi vogliamo arrivare fino in fondo e vincere, ma nel calcio bisogna percorrere il cammino, non soltanto parlarne».



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