È il periodo dei messaggi cifrati. Max Allegri e Luciano Spalletti sono ormai degli specialisti in materia. E le loro uscite danno da pensare sul futuro di Juve e Roma. Ma cosa sta succedendo davvero? La conferma (o meno) dei tecnici delle due battistrada determina un indubbio effetto a catena, visto che mezza Serie A è costretta a interrogarsi.

IL DILEMMA — Da almeno un anno l’allenatore della Juve (sotto contratto sino al 2018) viene associato ad Arsene Wenger, considerato ormai al capolinea all’Arsenal. In realtà, però, dal club londinese non arrivano effettivi segnali di cambiamento, come è tutto da dimostrare che il Psg si liberi di Emery per puntare su Max. E in questa prospettiva l’allenatore juventino non può che stare sulle uova: si spiegano così le sue risposte evasive sul futuro. Non conferma né smentisce le voci di un addio? Può essere la spia di un disagio legato a un’incertezza effettiva. Allo stesso modo, però, il livornese in queste ultime settimane si sta godendo i frutti del lavoro degli ultimi mesi e la crescita di un gruppo che ha sposato al meglio la sua filosofia. Se, poi, il club di corso Galileo Ferraris gli desse la garanzia di puntare a un significativo (ulteriore) potenziamento della rosa, allora, non ci si dovrebbe stupire se il tecnico si sedesse a un tavolo per trattare un altro rinnovo. Insomma, tutto è possibile. Ovviamente Marotta e Paratici non stanno con le mani in mano. Entrambi contano di rinsaldare il rapporto con il loro allenatore, ma non è un mistero che il management bianconero abbia delle preferenze per un’eventuale sostituzione. Il nome di Paulo Sousa ricorre da tempo, come non va trascurata la stima per Spalletti.

IL COUNTDOWN — A Trigoria Spalletti ha da tempo posto la questione della sua permanenza. E il club giallorosso ha detto con chiarezza che il tema verrà affrontato dopo marzo. Nel frattempo il tecnico di Certaldo preme sul tasto dei rinforzi per la prossima stagione: sa che perderà qualche talento e vuole la garanzia che Pallotta tenga alto il livello tecnico della squadra. Le sue esternazioni vanno lette con attenzione. Non è detto che voglia andar via a tutti i costi, ma molto dipenderà dalle scelte della proprietà sul mercato. E non è escluso che se l’operazione-stadio andasse in porto, Spalletti avrebbe più chance di vedere soddisfatte le sue richieste. Se così non fosse, attenzione alle manovre di avvicinamento al mago atalantino Gian Piero Gasperini o, in alternativa, alla guida del Sassuolo Eusebio Di Francesco, nonostante la clausola da 3 milioni pattuita con Squinzi nel momento del rinnovo sino al 2019. In vista dell’arrivo di Monchi c’è, però, chi scommette sullo sbarco nella Capitale del suo gemello Emery, se l’avventura a Parigi finisse prima.

(Gazzetta.it)



FOTO: Credits by Shutterstock.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA

🚨SEGUICI IN DIRETTA🚨