(Il Messaggero – A. Mauro) Napoli e Inter aspettano il verdetto dello Stadium, per capire se almeno la Roma sarà in grado di fermare questa Juventus. Sarri si è arreso al San Paolo, Spalletti è tornato a Milano con un punto, dicembre fino a questo momento ha dato le risposte che Allegri si aspettava, ma l’ultimo ostacolo prima di Natale è anche il più impegnativo. «La Roma va considerata per forza tra le favorite per lo scudetto dice Allegri -. Anzi, è più favorita delle altre». Ma non più di una Juve reduce da 6 scudetti consecutivi e con una difesa inviolata da 7 partite di fila; nel momento decisivo del girone di andata i bianconeri hanno messo il turbo scalando la classifica e ora c’è la vetta in vista. Grazie soprattutto al miglior attacco del campionato, ed è proprio in questo reparto che si concentrano quasi tutti i dubbi di Max Allegri.
LA SVOLTA – Recuperati Mandzukic e Cuadrado – con il croato probabile titolare e buona pace dei 13 punti di sutura al polpaccio -, mentre il gol contro il Genoa in Coppa Italia non è bastato per garantire il posto alla Joya. «Paulo è tornato al gol, siamo contenti tutti, è un patrimonio della società. Nel 2017 ha giocato 38 partite, più di tutti, non succede nulla se va in panchina una volta, l’importante è che Paulo torni a essere Dybala». Trattasi di valutazione esclusivamente atletica, tralasciando ogni questione extra campo. Allegri fa le sue scelte in base a quello che vede in allenamento e nell’ultimo periodo non ha visto il vero Dybala, stasera dovrebbe comunque partire dal primo minuto. In difesa spazio a Barzagli (favorito su Lichtsteiner), Benatia, Chiellini e Alex Sandro davanti a Szczesny, a centrocampo sicuri Pjanic e Khedira. Davanti Douglas Costa, Dybala e Mandzukic alle spalle del punto fermo, Gonzalo Higuain. L’alternativa è un centrocampo a tre con Matuidi e uno tra Dybala e Mandzukic in panchina, scelta definitiva che Allegri prenderà solo dopo la rifinitura di questa mattina allo Stadium. Le alternative (come anche le riserve) spesso fanno la differenza, la profondità e la qualità della rosa bianconera consente ad Allegri dubbi tecnici non concessi ad altri allenatori. Condizione simile a quella di Di Francesco: «Il valore della Roma è indiscutibile prosegue Max -. Ma non ho nulla da invidiare; ho una squadra forte, con giocatori straordinari, la Roma non è da meno; Schick? Nessun rimpianto, la società ha fatto un mercato importante. Di Francesco è riuscito a dare equilibrio a un ambiente molto difficile, confermando tutte le sue qualità tecniche e umane».
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