A Trigoria c’è una Roma che alza trofei ed è la Primavera di Alberto De Rossi. I baby giallorossi portano a casa la loro quinta Coppa Italia: lasciano l’Entella a secco di gol, vincendo 2 a 0, e superano la Juventus nell’albo d’oro. È grande festa allo stadio Olimpico davanti al presidente della Lazio Lotito (amico del numero uno ligure Gozzi), al dg Baldissoni, all’ad Gandini, al ds Massara e ai colleghi più grandi Szczesny, Paredes e Grenier. Il pareggio dell’andata (1-1) dà lo sprint iniziale alla squadra ospite, che ha impensierisce Crisanto prima con l’incursione di Zaniolo sventata in area da una scivolata di De Santis e poi con il tiro dalla distanza di Carvalho deviato in angolo dal portiere giallorosso. La Roma non si lascia intimorire e a cinque minuti dalla fine del primo tempo tira fuori gli artigli con un’azione di Tumminello: l’attaccante al limite dell’area si allarga con prepotenza sulla sinistra e crossa basso, Soleri si fa trovare pronto all’appuntamento col pallone che spinge in porta da pochi metri anticipando Ba. La seconda frazione si apre sul parziale di 1 a 0, in campo c’è una Roma più coraggiosa, spregiudicata e autorevole, forte del vantaggio non ha concesso tanto agli avversari. L’Entella si disunisce e allunga, i giallorossi ne approfittano ricavando più spazi per le manovre di gioco. Al 75’ arriva il colpo di grazia con un rigore guadagnato da Keba atterrato in area da Casagrande, Marchizza realizza ed è festa allo stadio Olimpico. Brividi sul finale con Di Paola che colpisce il palo e sbaglia a porta vuota.
DOPO CINQUE ANNI – Dopo cinque anni la Coppa Italia torna alla Roma, è il terzo trofeo conquistato nell’ultimo anno e il settimo di Alberto De Rossi (tre scudetti, due Supercoppe e due Coppe Italia). Felice De Rossi, dopo la premiazione. «Parecchi ragazzi dell’Entella hanno giocato in B, hanno un passo diverso rispetto ai nostri che hanno risposto da squadra ribattendo colpo su colpo – ha detto il tecnico romanista – Lo scudetto? La corsa ci si è un po’ complicata, abbiamo avuto quattro mesi fantastici poi un calo dovuto a tanti fattori. La Youth League ci ha tolto energie».
(Il Messaggero – G. Lengua)
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