Edin Dzeko

(La Repubblica – F. Ferrazza) Due mesi in campionato, un mese in Champions. Eppure è il giocatore più utilizzato, insieme ad Alisson, elemento imprescindibile per i meccanismi del gioco difranceschiano. Edin Dzeko vive la sua astinenza dal gol senza evidenti patemi d’animo, immerso in un lavoro quasi completamente al servizio della squadra, che lo penalizza, però, davanti alla porta avversaria. Oltre ad essere stanco, e a perdere quindi lucidità in fase realizzativa, l’attaccante non ha un sostituto, costretto a tirare sempre la carretta. Almeno fino a questo momento, fino al completo recupero di Schick, che a Genova è entrato bene nella parte finale, dando la sensazione di poter aumentare il suo minutaggio in campo. Sarà quindi l’ex sampdoriano – che potrebbe partire dall’inizio con la Spal – la chiave per aiutare il numero nove, o come suo sostituto da gestire, oppure al suo fianco in attacco, per una coppia che dovrà prendersi le misure e prenderle con il resto della squadra.

«Ritroverà il gol presto» la speranza di Di Francesco, che non perde occasione per sottolineare il grande lavoro fatto in campo da Dzeko, elogiandolo pubblicamente affinché non si incastri mentalmente nella mancanza di una rete, elemento vitale per un centravanti che la scorsa stagione ha chiuso con 39 centri totali. Quest’anno è a quota 10 (7 in campionato, 3 in Europa), che non segna dal primo ottobre, trasferta di Milano, in Italia, dal Chelsea, un mese fa, in Champions. E così, mentre De Rossi sconterà le due giornate di squalifica, arrivate a seguito dello schiaffo dato a Lapadula, contro Spal e Chievo, Di Francesco studia le mosse migliori per aiutare Dzeko a ritrovare la sua vena da cannoniere e Monchi si guarda in giro in ottica mercato di riparazione. Il ds sembra aver messo gli occhi su Badelj, centrocampista in scadenza con la Fiorentina il prossimo giugno, e ne avrebbe già parlato col manager Lucci.



FOTO: Credits by Shutterstock.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA

🚨SEGUICI IN DIRETTA🚨