Sandro Tonali

ULTIME NOTIZIE SCOMMESSE TONALI – Il muro di omertà inizia a cedere. Due giorni dopo l’onta del sequestro dei suoi device a Coverciano, Sandro Tonali ha deciso: si autodenuncerà alla Procura federale, ammetterà delle responsabilità e quindi è probabile che confessi di aver puntato su partite di calcio, scrive La Repubblica.

Salvare la faccia è impossibile, a questo punto. Ma si può provare a salvare almeno un po’ la carriera. Per evitare la squalifica di tre anni prevista dal codice di giustizia sportiva – e parliamo solo del minimo edittale – Tonali ha capito che l’unica strada è patteggiare per dimezzare la pena. Da qualche ora i suoi legali hanno aperto una linea con il procuratore federale Giuseppe Chinè: sembrava potesse essere ascoltato già ieri, ci vorranno invece alcune ore in più.

In ogni caso Tonali nel fascicolo di Chinè era già iscritto: è l’unico nome che avrebbe fatto Fagioli, spiegando che proprio il milanista lo avrebbe aiutato a installare sul telefono l’applicazione per il gioco on line. E tutto questo lascia spazio al giocatore del Newcastle per provare ad alleggerire la propria posizione, collaborando con i pm della Federcalcio.

Sullo sfondo della vicenda, iniziano a materializzarsi anche rischi più seri: l’illecito sportivo. Basterebbe ad esempio aver puntato su una propria ammonizione, e poi essere stato effettivamente ammonito, per essere accusato. Una accusa che espone un calciatore al rischio di una squalifica non inferiore ai quattro anni. In questo sommerso di scommesse e calciatori, un ruolo centrale è quello degli agenti delle piattaforme illegali. Soggetti che operano come allibratori e che ai grandi scommettitori applicano tariffe vantaggiose tagliando del 30 per cento le loro perdite. Tutto si svolge su conti virtuali, spesso ricaricati da remoto e poi saldati in contanti.



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