Rassegna stampa
Andrea Leone: “A Friedkin spieghino il romanismo. Pallotta? Ci ha solo preso in giro”
NOTIZIE AS ROMA ANDREA LEONE – Subito dopo l’arrivo di Friedkin si era parlato di un possibile ruolo nel C.d.A della Roma (subito smentito) di Andrea Leone. Il noto produttore e figlio del grande regista Sergio è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport.
Leone, ma davvero sarà nel CdA della Roma?
No. Con il gruppo Friedkin c’è un ottimo rapporto di lavoro, abbiamo preso in esclusiva per l’Italia il loro prossimo film, “Killers of the Flowers Moon”, diretto da Scorsese e con De Niro e Di Caprio, budget da 200 milioni di dollari.
Contento che Friedkin abbia preso la Roma?
Molto. Pallotta non ha mai capito cosa significhi essere romanisti al 100%. Per loro lo sport è diverso, vedono la partita come il cinema. Qui, invece, se la Roma vince o perde ti cambia la vita. Lo scorso anno, per la prima volta, non ho rinnovato l’abbonamento. Ora che c’è un’altra proprietà posso tornare: The Friedkin è un gruppo solido, che ha avuto sempre successo in ogni campo. Vengono per far bene, hanno investito tanti soldi. Mi auguro non commettano gli stessi errori, qualcuno gli dovrà spiegare il romanismo.
Il bilancio di Pallotta?
Ha fatto tante cose non da romanista, per allontanare i tifosi. Ora spero ci sia chiarezza, che nessuno ci dica più di voler rendere la Roma tra i club più forti del mondo senza poterlo fare. I tifosi della Roma non vanno presi in giro. E con Pallotta, invece, io mi sono sentito preso in giro.
Consigli a Friedkin?
Credo che il modello Borussia Dortmund possa essere quello buono per la Roma. Puntare su giovani di prospettiva, vincere qualcosa e magari cederli alle grandi, ma dopo un periodo in cui te li sei goduti e non dopo appena 4 partite buone… E poi una dirigenza forte e la presenza del padrone. Le aziende funzionano con i proprietari. Anche perché si ha a che fare con un materiale umano complicato: giovani ricchi e a volte viziati.
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA