AS ROMA NEWS FIORENTINA FRIEDKIN – Arriva Dan Friedkin. La coincidenza temporale è significativa, perché capita nel momento più teso della gestione Mourinho. Il viaggio del presidente, che comunque era rappresentato in Italia dal figlio Ryan, può essere propedeutico a un colloquio chiarificatore con l’allenatore. O con l’allenatore e il direttore sportivo insieme, scrive il Corriere dello Sport.
Stasera Friedkin senior sarà in tribuna per Roma-Fiorentina, sperando in una vittoria che possa avvicinare la squadra all’alta classifica. Ma una partita altrettanto importante si gioca dietro alle quinte. Non c’è più tempo da perdere, tanto più con il mercato aperto. Perché il dualismo interno tra le due figure è diventato evidente e rischia di penalizzare la Roma. Neppure Tiago Pinto ormai fa niente per nascondere l’irritazione della società, più o meno ufficialmente. Ma l’ultima uscita pubblica di Mourinho, che è tornato in sala stampa dopo due mesi di silenzio a margine della partita di Coppa Italia contro il Genoa, ha esasperato la distanza ideologica e accelerato i battiti del confronto.
Mourinho non risponde a Tiago Pinto, che considera la Roma pronta per raggiungere la Champions League, ma il suo dribbling è ugualmente efficace: con il «mercatino» depotenziato dall’infortunio sempre più misterioso di Wijnaldum, ritiene che l’organico non sia all’altezza dei primi quattro posti. E non perde occasione di sottolinearlo, quando chiama «bambini» i tanti giovani calciatori che ha lanciato in prima squadra. Mourinho non dice neanche se sia contento o meno di restare alla Roma, impossibilitata dalle restrizioni finanziarie ad alzare il livello degli investimenti. Ma anche qui, non chiarendo il dubbio trasmette la certezza già emersa durante l’estate quando si definì «frustrato» per l’immobilismo del club: felice non è, anche se «darò sempre il massimo per la Roma».
Che sia per qualche mese o fino alla scadenza del contratto, il 2024, è presto per dirlo. Ogni scenario è aperto. Intanto Mourinho ha ammesso di essere stato chiamato dal Portogallo, che lo considerava «l’unica scelta» per la panchina. Non ha accettato l’offerta perché non voleva lasciare la Roma. Avrebbe valutato semmai il doppio incarico, che però ai Friedkin non andava bene e nemmeno ai portoghesi piaceva troppo. Ma parlando apertamente della proposta ricevuta, ha rimarcato la sua appetibilità internazionale. Come a dire, oggi non mi muovo domani chissà.
Il riferimento a Vincent Candela infine è parso un altro messaggio alla società: un “dipendente” può criticare in uno studio televisivo un giocatore della Roma, Zaniolo, senza che la Roma faccia nulla? Non è pensabile che Mourinho volesse liberarsi di Candela, un ex calciatore al quale i tifosi vogliono bene e che non ha un peso tale da condizionare gli umori dell’ambiente. C’era di più dietro al suo sfogo.
Ieri Mourinho si è richiuso nel silenzio, anche se non era squalificato come nelle precedenti vigilie di campionato, ma magari ascolterà Tiago Pinto commentare le sue parole stasera all’Olimpico, prima della partita. Siamo ormai alla resa dei conti, non solo economici, tra i due contendenti portoghesi. I risultati della squadra possono anestetizzare, o meglio rimandare, un verdetto annunciato: l’estate prossima qualcosa di grande cambierà nella struttura tecnica della Roma. Intanto però, battendo la Fiorentina, Mourinho si ritroverebbe più vicino al Grande Obiettivo: il Milan secondo oggi è a +7. In un campionato anomalo, dominato finora dal Napoli nonostante il break mondiale, può ancora succedere di tutto. Se poi a Trigoria, dopo le cessioni di Karsdorp e Shomurodov. arrivasse un altro rinforzo…
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA