CALCIOMERCATO AS ROMA N’DICKA SCAMACCA – L’Arabia chiama, Mourinho non risponde. O meglio, lo farà a metà della prossima settimana a Londra, per ribadire il «no, grazie» già recapitato un paio di mesi fa quando l’Al Ahli aveva provato a convincerlo mettendo sul piatto – per un’intesa pluriennale – un centinaio di milioni. Fino a prova contraria, conta quanto promesso alla squadra, in campo e negli spogliatoi prima del rompete le righe. José resta a Roma e pur consapevole dei paletti del settlement agreement, attende rinforzi, scrive Il Messaggero.
Sul mercato si va intanto profilando un duello Roma-Milan. Due club sanzionati con il settlement agreement e costretti ad una linea di condotta simile. La stella cometa per entrambe le società è rinforzarsi portando avanti una sorta di auto-finanziamento. Proprio per questo motivo è finito il matrimonio tra Cardinale e Maldini (più Massara).
I Friedkin si vogliono invece tenere stretti Mourinho e ora, tra mille difficoltà, proveranno ad accontentarlo. Come? La linea è tracciata. Parametri zero di qualità o investimenti al minimo. Non è quindi così anomalo che gli obiettivi dei due club convergano. A partire da N’Dicka che ha detto di sì alla Roma ma che negli ultimi giorni ha visto il Milan pareggiare l’offerta di Pinto e mettere sul piatto anche la partecipazione alla prossima Champions.
L’assalto rossonero non ha prodotto però effetti: il difensore ha dato ormai la sua parola ed è atteso la prossima settimana per le visite mediche. Potrebbe rivelarsi diverso il discorso per El Shaarawy che fra 19 giorni vedrà scadere il suo contratto e tra una ristrutturazione di un attico di proprietà a Milano e inevitabili sondaggi con i rossoneri, aspetta di conoscere il suo domani. Ma c’è di più. Perché Roma e Milan cercano un centravanti. Uno di personalità, forte fisicamente che conosca la nostra serie A. Se Arnautovic piace ma costa, almeno 8 milioni, l’identikit – aspettando di capire il destino dello Spezia per Nzola e se Zaha accetterà o meno l’offerta principesca dell’Al Ittihad – è quello di Scamacca.
L’ex Sassuolo vuole rientrare in Italia. Operato il 15 aprile al menisco esterno, tornerà a disposizione per metà luglio. Tra l’altro l’attaccante da qualche mese è seguito dalla CAA che insieme alla Gestifute di Mendes (la stessa di José) ha costituito una società globale per rappresentare calciatori e allenatori. A Mou piacerebbe anche Thuram che si libera a zero dal Monchengladbach. Ma se come sembra dietro al francese c’è il Psg (oltre al solito il Milan), difficile inserirsi.
Salutato Tielemans – che per buona pace di tutti ha firmato per l’Aston Villa – anche Dybala è stato motivo di contendere lo scorso anno tra le due proprietà Usa. Alla fine Paulo optò per la Roma. E oggi, aspettando di conoscere il futuro, ha visto scattare ulteriori bonus nel contratto. Dopo quelli legati ai 10 gol e 10 assist che lo hanno portato a sommare un altro milione, ora ci sono anche quelli legati al numero di presenze (oltre 50 per cento) e gli obiettivi stagionali ottenuti dal club. Tradotto: è diventato il calciatore che guadagna di più a Trigoria, nell’attesa di conoscere se usufruirà o meno della clausola. Restando a Roma, l’ingaggio senza benefits lieviterà a 6 milioni più premi.
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