Rassegna stampa
Aspettando Paulo: Dybala ascoltato dagli inquirenti, ma la squalifica ipotesi lontana
AS ROMA NEWS SALISBURGO DYBALA – Corre Paulo. Libero, apparentemente, dai timori e dai pensieri. I primi legati a quei muscoli fragili che qualche volta gli presentano il conto a dispetto dell’immensa classe che si ritrova nei piedi. I secondi, invece, riguardano l’inchiesta Prisma (la cui udienza è fissata il 27 marzo) che ciclicamente ritorna. Ma per una notte, vicende giudiziarie che per ora non lo riguardano se non come spettatore, possono aspettare, scrive Il Messaggero.
Anche perché pure a livello sportivo non ha ricevuto nessuna avvisaglia di deferimento. E non solo perché le indagini debbono ancora chiudersi. Eventualmente sarà la Procura federale a estendere le inchieste anche ai singoli calciatori. Pericolo che ad oggi appare abbastanza lontano. I riflettori si spostano quindi sul Salisburgo, ritorno dei playoff di Europa League. All’andata Paulo fu costretto al forfait dopo 45 minuti.
Un risentimento al flessore aveva fatto temere il peggio. Ieri, invece, l’argentino era regolarmente in campo insieme ai compagni. Un allenamento, solo uno, negli ultimi 6 giorni. Forse troppo poco anche se ti chiami Dybala. Se un diamante è per sempre, una Joya ci va molto vicino. Ma va preservata, utilizzata al momento giusto, considerando che la partita con gli austriaci – secondo crocevia stagionale dopo il ko con la Cremonese in coppa Italia – potrebbe continuare anche oltre il 90′. È chiaro, servono due gol senza subirne, dopo lo 0-1 di una settimana fa. Ma questi possono arrivare anche con calma. E avere Paulo fresco, da giocarsi in corsa, potrebbe fare tutta la differenza del mondo.
Il primo a saperlo è Mourinho che però non ha ancora deciso. Decisivo l’ultimo allenamento di questa mattina, nel quale a sorpresa potrebbe anche disattendere il messaggio lanciato ieri alla vigilia e schierare tutti i big dal primo minuto: «Lui, Abraham e Pellegrini sono tre dubbi. Vediamo nella rifinitura. Al 100% non sono certamente. Aspettiamo, magari tutti e tre insieme è troppo. Non so se saranno titolari, per una volta andrò a dormire senza sapere con quale formazione giocherò».
Per tre dubbi, c’è una certezza: lui, José da Setubal. Questa sera, in una gara che si annuncia giocata sui nervi, la Roma si affida proprio al tecnico portoghese che in carriera ha già rimontato 4 volte dopo aver perso l’andata europea (con il Panathinaikos da 0-1, il Barcellona da 1-2, il Psg da 1-3 e il Bodø da 1-2): «Il Salisburgo ha un vantaggio ma minimo. Non mi sembra che per filosofia sia una squadra che pensa allo 0-0. Sarà simile all’andata, speriamo con un destino diverso».
Per ottenerlo bisognerà segnare. E i gol chiamano Abraham. Il signore della Conference vuole ripetersi anche in Europa League. A costo di giocare con una maschera a dir poco fastidiosa che gli copre l’occhio operato. Anche per Tammy, come per Paulo, decisione in extremis. Al suo posto è pronto Belotti. Una formazione che a seconda delle scelte del tecnico sarà a incastro: gioca Dybala, El Sha torna esterno a sinistra con Zalewski a destra. Non gioca l’argentino, il Faraone sale vicino al Capitano, Nicola slitta a sinistra e tocca di nuovo a Karsdorp.
Senza contare poi, la possibile sorpresa legata a Wijnaldum: «Gini migliora, l’intensità sta arrivando. Può essere un’opzione, anche dal via». Sarebbe certamente una sorpresa vederlo già con il Salisburgo. Soltanto una settimana fa era sembrato un pesce fuor d’acqua, tanto che in 20 minuti era riuscito a toccare soltanto un pallone. Meglio nello spezzone finale contro il Verona. Tuttavia in una partita dove si giocherà colpo su colpo, vederlo dall’inizio sarebbe probabilmente un azzardo. E questa sera, con l’Olimpico a soffiare dietro alla Roma, servirà anche la testa.
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