Questione di incastri. È la notte di Capodanno, a Roma: da domani scatta la fase due. Vendere, vendere, vendere fino a stasera, nella speranza tutta giallorossa che Ljajic dica sì (al Torino o al Milan) e che si concretizzi qualche altro addio in extremis (Sadiq?). Per quello di Sanabria servirà ancora qualche giorno, ma il Betis Siviglia è in pressing e il Tottenham resta vigile. E poi saranno incastri, pardon acquisti. La Roma attende il via libera per Pablo Zabaleta, sondato nuovamente nelle ultime ore dall’Inter, che gli avrebbe chiesto di aspettare. Ma a Trigoria regna la fiducia intorno al triennale da 3 milioni a stagione offerto all’argentino.

MOSSA BELGA – Fiducia che va registrata pure sul fronte Vermaelen, la prima scelta per la difesa. Per due motivi: perché la reazione a catena innescata dall’arrivo di N’Koulou al Lione e la conseguente partenza di Umtiti in direzione Barcellona spalanca le porte all’addio del belga ai blaugrana. E pure perché dalla Francia rimbalzano parole confortanti: «Al Barcellona sto bene, ma il mio desiderio è quello di giocare di più – ha confessato Vermaelen –. Dopo la fine dell’Europeo ne parlerò con il club». A leggerla col dizionario del mercato in mano, è una decisa apertura verso l’addio, nella quale è pronto a infilarsi Sabatini. Come pure per Szczesny: il fatto che il brasiliano Alisson non andrà all’Olimpiade non fa indietreggiare Spalletti dalla sua richiesta di trattenere a Roma il polacco. L’agente del portiere è a Milano per incontrare Sabatini: il nodo resta l’ingaggio (circa 3 milioni) che a Trigoria vorrebbero pagato almeno in parte dall’Arsenal. Chissà, dopo Capodanno…

(Gazzetta dello Sport – D. Stoppini)



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