Tammy Abraham

AS ROMA NEWS ABRAHAM – Ognuno immagina la felicità come vuole, per il mondo giallorosso ha solo un nome e un cognome: Tammy Abraham. E non perché nella classifica delle emozioni Daniele De Rossi o Lorenzo Pellegrini siano un gradino sotto, ma perché la gioia del centravanti inglese è diversa, scrive La Gazzetta dello Sport.

È quella di chi è uscito dal tunnel di un lungo infortunio e 287 giorni dopo ha rivisto una luce fortissima all’Olimpico. Dove, davanti ai 67 mila sugli spalti, il tecnico della Roma lo ha portato domenica con sé in panchina, facendogli respirare l’atmosfera del campo e l’adrenalina della partita col Sassuolo.

Come una seconda vita calcistica, dopo un lungo calvario iniziato il 4 giugno dell’anno scorso, nell’ultima di campionato, quando l’ex Chelsea — contendendo un pallone ad Ampadu dello Spezia — si procurò la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, che rese necessario un intervento chirurgico, effettuato con successo tre giorni dopo dal dottor Andy Williams al Cromwell Hospital di Londra.

Una convocazione simbolica per sentirsi vivo e, insieme, una spinta psicologica importante verso il completo recupero di un giocatore che tornerà arruolabile già per la sfida dopo la sosta a Lecce. Per la società l’inglese è un patrimonio da tutelare: il suo contratto scade nel giugno del 2026 e, non avendo del resto potenziali acquirenti sul mercato vista l’inattività, il club punta a tenerlo e rilanciarlo per riaverlo al top dalla prossima stagione.

Anche perché, il probabile addio di Romelu Lukaku a fine campionato rischierebbe di sguarnire un reparto che, invece, ha bisogno di certezze assolute. Ed ecco perché Tammy sarà il “nuovo acquisto” made in Trigoria della Roma: un giocatore apprezzato nell’ambiente, già entrato in sintonia con i tifosi e che ha dimostrato, sotto la guida di José Mourinho, di avere fiuto del gol e disponibilità al sacrificio. Doti fondamentali per proseguire l’avventura con la Roma su tutti i fronti possibili.

E, allora, la lunga rincorsa prosegue. Tammy resterà al Bernardini durante la sosta di campionato per preparare i suoi primi minuti da giocatore ritrovato. Motivazioni moltiplicate proprio per la presenza di De Rossi, che lo ha coinvolto fin dal primo momento, non lasciandolo ai margini.

E bastava, d’altra parte, vederlo domenica all’Olimpico: al gol di Pellegrini è stato il primo che è schizzato in campo dalla panchina e l’ultimo che è tornato a sedersi dopo aver applaudito alla magia del suo capitano. Che poi Abraham ha abbracciato ancora al triplice fischio, bruciando sullo scatto tutti gli altri: segnali di un attaccamento alla maglia che costituiscono l’unità di misura della sua passione giallorossa, mentre sui suoi profili social la Roma condivideva, nelle stesse ore, un video che riprende la maglia del numero nove finalmente appesa, per essere indossata, nello spogliatoio dell’Olimpico.

E così il centravanti è carico per il suo ritorno in campo ormai sempre più vicino. Dall’appello lanciato ai tifosi australiani della Roma, in vista dell’amichevole col Milan del prossimo 31 maggio, è già emersa tutta la sua voglia di orizzonti illimitati: «Ciao, amici australiani — ha detto ieri —. Sono quasi pronto a tornare. Mi aspetta un gran finale di stagione. Poi sarò pronto per la partita di Perth, non perdetevela. Vi aspetto tutti il 31 maggio all’Optus Stadium».

I tifosi di Roma, invece, lo aspettano già in queste ultime 9 giornate che saranno tutte finali. Per dirgli “Bentornato Tammy”, ora che l’incubo è finito: 107 partite in giallorosso, 36 gol e 12 assist non si dimenticano facilmente. E ora che il campionato volge al termine, Abraham può cominciare il suo.



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