L’avvocato Mattia Grassani ha rilasciato alcune dichiarazioni alla ‘Gazzetta dello Sport’ in merito alla squalifica di 2 turni impostata al romanista Strootman, reo di aver simulato in occasione dell’espulsione di Cataldi. Queste le parole del legale.
Avvocato Grassani, la convince la squalifica di Strootman per simulazione con l’utilizzo della prova tv?
«Onestamente no. Il giudice scrive di non poter “oggettivamente ricondurre l’accasciarsi al suolo di Strootman allo strattonamento della maglia da parte di Cataldi”. Lo strattonamento, quindi, c’è stato, ma il giudice non lo ha valutato così forte da provocare la caduta del romanista. È questo che mi lascia scettico: la norma sulla simulazione non prevede che il giudice possa sindacare sull’intensità del contatto».
Quindi il ricorso della Roma è fondato?
«Sì, e mi ricorda il reclamo che feci per Zalayeta, fermato 2 turni dopo un Napoli-Juve del 2007 per aver simulato un fallo da rigore di Legrottaglie».
E come andò a finire?
«In appello la squalifica fu tolta perché Legrottaglie aveva poggiato la mano sulla spalla di Zalayeta: il contatto c’era e la simulazione non era evidente».
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA