(Corriere della Sera – L. Valdiserri) Quale Roma (da trasferta) sarà? È questa la domanda a cui deve rispondere Eusebio Di Francesco, tra mercoledì e domenica, affrontando prima il Qarabag e poi il Milan, prima della sosta per le nazionali. Guardando i risultati, infatti, esiste una Roma terrificante formato esportazione e una Roma perfetta quando gioca fuori casa ma dentro i confini nazionali. La Roma da Champions non vince fuori dal 3 novembre 2010: Basilea-Roma 2-3, con gol di Menez, Totti e Greco. L’allenatore era Claudio Ranieri, che nella stagione precedente sfiorò lo scudetto ma che il 20 febbraio 2011 diede le dimissioni dopo Genoa-Roma 4-3. Questa la lista completa: Cluj-Roma 1-1; Shakhtar Donetsk (ottavi di finale) 3-0; Manchesetr City-Roma 1-1; Bayern Monaco-Roma 2-0; Cska Mosca-Roma 1-1; Bate Borisov-Roma 3-2; Bayer Leverkusen-Roma 4-4; Barcellona-Roma 6-1; Real Madrid-Roma (ottavi di finale) 2-0. Volendo si può aggiungere Porto-Roma 1-1, andata del preliminare della stagione scorsa, con i giallorossi poi eliminati dopo lo 0-3 casalingo.

La vittoria ottenuta mercoledì scorso a Benevento (0-4), invece, ha completato uno score da 9 vittorie consecutive in trasferta in campionato: Crotone-Roma 0-2; Inter-Roma 1-3; Palermo-Roma 0-3; Bologna-Roma 0-3; Pescara-Roma 1-4; Milan-Roma 1-4; Chievo-Roma 3-5; Atalanta-Roma 0-1. L’ultimo stop in trasferta in campionato risale al 20 gennaio 2017: Sampdoria-Roma 3-2, tra i blucerchiati segnò anche Schick. È chiaro che il livello delle trasferte di Champions è più difficile di quelle di serie A, ma qui siamo ai limiti della doppia personalità. È vero che il Qarabag ha perso 0-6 al suo debutto in Champions contro il Chelsea, a Stamford Bridge, però se l’è cavata bene, tra le mura amiche, nei preliminari della Coppa più prestigiosa: 5-0 ai georgiani del Samtredia; 0-0 con i moldavi dello Sheriff Tiraspol; 1-0 ai danesi del Copenhagen eliminati poi grazie al gol segnato in trasferta (1-2).

Apparentemente potrebbe assomigliare alla trasferta di Borisov, contro il Bate, che sembrava facilissima ma poi si è trasformata in una sconfitta bruciante. Quella Roma, con Rudi Garcia in panchina, prese sotto gamba l’impegno e andò sotto 0-3 nel primo tempo, senza riuscire poi a completare la rimonta. Di Francesco ha già iniziato il lavoro sulla concentrazione: «Non è mai facile vincere. Le partite vanno affrontate col piglio che sta avendo questa squadra, anche se il lavoro collettivo deve ancora migliorare. Le partite facili io non le conosco, le partite vanno portate a casa come abbiamo fatto contro Verona, Benevento e Udinese».



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