AS ROMA NEWS BALDANZI – E poi dicono che in Italia non nascono più i talenti. Eppure all’ultimo controllo risulta che Castelfiorentino sia ancora territorio italiano. Da lì arriva Tommaso Baldanzi, numero 11 sulle spalle ma 10 nella testa e nei piedi, scrive La Gazzetta dello Sport.
L’Under 21 è trascinata dalla classe del suo trequartista, che come all’andata schianta la Norvegia: a Bolzano, poco meno di un anno fa, gol e assist, stavolta ha invece esagerato. Tripletta. La prima in carriera da professionista. Bellissima e preziosissima. Con il successo di Stavanger, infatti, gli azzurrini hanno la qualificazione al prossimo Europeo praticamente assicurata: basterà non perdere con l’Irlanda nell’ultimo match, tra un mese a Trieste, per timbrare il pass, sempre che nel frattempo i nostri avversari non perdano con la Norvegia la partita in più che devono ancora giocare.
Ecco, giocare: è quel che servirebbe a Baldanzi, forse il talento più puro di questa generazione, che però è diventato la riserva della riserva in campionato. Non è pronto, è troppo esile, non è adatto a questo livello: negli ultimi mesi se ne sono sentite parecchie. Invece basterebbe vedere e basta: vedere come gioca e segna. Da trequartista, vicino alla porta, dove può determinare.
Baldanzi aveva inaugurato la serata con un numero di illusionismo: penetrazione dei corpi. Appena 10 minuti e per finire un’azione spettacolare – verticalizzazione di Coppola, sponda di Pio Esposito, filtrante di Gnonto, tutta la qualità del tridente azzurro – passa in mezzo ai centraloni norvegesi e saluta il portiere dopo averlo passato in scioltezza con il sinistro. In mezzo, aveva portato fuori l’Italia dal momento più sofferto, a inizio ripresa, con un mancino di prepotenza per il raddoppio. E da lì è stata discesa.
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