Il sorteggio di Europa League, dopo la batosta subita nel preliminare di Champions League contro il Porto (1-1 e 0-3), fa tornare un piccolissimo sorriso alla Roma. L’urna è stata benevola, con tre avversarie non trascendentali: i cechi del Viktoria Plzen, l’Austria Vienna e i rumeni dell’Astra Giurgiu. Passano al turno successivo le prime due di ogni girone e farlo è, a questo punto, un obbligo assoluto. Spalletti si risparmia trasferte ben più lunghe e scomode – come quelle che attenderanno le avversarie di squadre del Kazakistan o dell’Azerbaijan – ma dovrà fare i conti con l’impegno del giovedì sera, che gli allenatori non amano molto. Il direttore generale Mauro Baldissoni ha parlato dopo il sorteggio a Sky, usando molta cautela. Prima della partita contro il Porto, in casa Roma, ci si era sbilanciati molto, vedi la frase di Luciano Spalletti su «Paredes più forte di Pjanic». Un’opinione, che però non ha trovato il sostegno del campo contro i portoghesi. Baldissoni, così, ha frenato: «Buon sorteggio? Questo è l’errore che va evitato. Non bisogna pensare che ci siano sorteggi belli o brutti, difficili o facili. Gli avversari vanno sfidati tutti per batterli, sbagliato pensare che ci siano partite semplici. Siamo contenti di evitare trasferte lunghe, potevano creare problemi logistici. Il nostro obiettivo è essere protagonisti in Europa. La squadra è stata costruita per vincere in tutte le competizioni. Siamo dispiaciuti e arrabbiati per la sconfitta contro il Porto. Ora dobbiamo onorare l’Europa League e giocare da protagonista per essere all’altezza delle aspettative. Non bisogna dimenticare cosa è successo con il Porto. Dobbiamo ricordarcelo per costruire una dimensione internazionale, una mentalità vincente».
Più interessante – perché più immediata – la riflessione sul calciomercato che la Roma potrà fare da qui al 31 agosto. Il direttore sportivo Walter Sabatini aveva detto che l’eliminazione dalla Champions «non avrebbe cambiato i programmi». Il ritratto che fa Baldissoni sembra un po’ diverso: «La Roma è ricca di qualità e opzioni tecnico-tattiche. Siamo completi. Poi, se per le circostanze non prevedibili del mercato ci saranno occasioni per migliorare, le coglieremo. Ma al momento non è nei nostri piani». Baldissoni ha detto spesso che le strategie di calciomercato sono un «segreto industriale». I tifosi della Roma, così, possono sperare che il d.g. stia «coprendo» qualche trattativa. Servirebbero un regista a centrocampo e un terzino sinistro, visto che né Emerson Palmieri né Juan Jesus (che ieri si è fermato in allenamento ed è in forse per Cagliari, proprio come Florenzi) stanno convincendo. L’uscita dalla Champions è costata alla Roma circa 30 milioni di euro ed è facile capire la ripercussione sul mercato. Smentite le trattative per Brozovic e per Inler sembra ragionevole che la Roma possa fare un grande acquisto solo in caso di una cessione altrettanto importante. Si è parlato a lungo di un possibile finanziamento dell’arrivo di Borja Valero con i milioni derivanti dalla vendita di Paredes, ma nessuna trattativa è davvero decollata e i dirigenti giallorossi hanno più volte presentato l’argentino come un punto fermo della squadra. La trasferta di Cagliari e la chiusura del calciomercato daranno altre risposte.
(Corriere della Sera – L. Valdiserri)
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA