Spalletti chiede difensori, preoccupato per la ricostruzione di un reparto che vuole avere a disposizione già dal ritiro di Pinzolo. Meccanismi ed automatismi da trovare in fretta possono essere l’arma in più per avvicinare la Juventus, provando a colmare con il gioco il gap qualitativo (e quantitativo) che continua a dividere le due squadre. «E accontenteremo il nostro allenatore», risponde con sicurezza il direttore generale della Roma, Baldissoni, ospite dell’Ambasciatore svedese, con il quale ha seguito ieri pomeriggio la partita Italia-Svezia. E ancora. «È lunga la lista dei difensori che stiamo seguendo, saranno almeno trenta». Una trentina, tra terzini e centrali o giocatori duttili che sappiano fare entrambi i ruoli, muovendosi su tutte e due le fasce.
E chi vorrebbe continuare a far parte della difesa romanista, è Lucas Digne. E non perde occasione per ribadirlo. «Mi piacerebbe rimanere in giallorosso – conferma il francese a ‘Le Parisien’- ma non dipende da me. È una cosa che riguarda i due club, quindi dovrò aspettare e vedere come si evolve la situazione». Il Psg, titolare del cartellino di Digne, non vorrebbe rinnovare il prestito con il club di Trigoria senza prima fissare un obbligo di riscatto da esercitare tra un anno. Ma Sabatini è convinto che più passa il tempo, più i francesi verranno incontro alle esigenze romaniste (il ragazzo deve rinnovare il contratto che scadrà nel 2018). Sarebbe ancora possibile, quindi, un accordo (intanto è stato preso Mario Rui), nonostante Spalletti abbia fatto capire come il discorso sia chiuso. «La Roma è stata per me la scelta perfetta – continua il terzino – ho avuto il piacere di lavorare per un grande club, in un campionato importante come la Serie A, sentendo la fiducia del mio allenatore». Intanto sembra essere stato raggiunto l’accordo con il Bologna per il passaggio in prestito per una stagione di Sadiq.
(La Repubblica – F. Ferrazza)
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