Rassegna stampa
Baldissoni: “Spalletti stai sereno, avrai i difensori”
«Accontenteremo Spalletti: stiamo seguendo almeno trenta difensori». La rassicurazione del dg Baldissoni è una risposta a distanza al tecnico che un paio di giorni fa aveva fotografato senza veli il mercato della Roma, rimarcando come in difesa sia «rimasto soltanto Manolas. Dietro ce ne mancano almeno due». Soltanto dopo il 30 giugno – a seconda di quanto Sabatini sarà riuscito nel frattempo a vendere – si capirà che tipo d’investimento vorrà fare il club. Considerando che Ruediger torna a novembre, il ds potrebbe decidere anche di inserire un profilo giovane (Nacho) nella rosa che poi, con il ritorno del tedesco, possa alternarsi con lui. Anche perché la volontà di prendere un elemento polivalente (Caceres è bloccato da tempo, Ansaldi è tornato prepotentemente nei papabili) potrebbe garantire a Lucio di sentirsi abbastanza coperto. Se invece si deciderà di spendere nel reparto, sfumato Umtiti (vicino al Barcellona) il nome che attira più consensi a Trigoria è quello di Musacchio. Il calciatore è reduce da un infortunio gravissimo alla caviglia che nell’ultima stagione gli ha permesso di disputare appena 13 gare nella Liga. Inevitabilmente il prezzo si è abbassato pur restando su parametri importanti (18-20 milioni). Costerà un po’ meno (13 milioni) invece riscattare El Shaarawy. In questi giorni Roma e Milan stanno discutendo sulle modalità di pagamento. Trovare l’intesa non sarà un’impresa visto che i due club hanno in ballo anche le questioni legate a Romagnoli e Bertolacci.
Partito Pjanic, nonostante le smentite, la Roma investirà anche in mediana. Se il trasferimento di Sadiq al Bologna potrebbe lasciar presumere un via libera per Diawara (comunque da non escludere) il nome messo nel mirino da tempo da Sabatini è un altro. Si tratta di Youri Tielemans, gioca nell’Anderlecht e viene considerato da molti il miglior classe ’97 del vecchio continente. Non è uno dei tanti nomi che figura nei pensieri del ds ma forse il pallino più ricorrente. Ne è dimostrazione il fatto che più volte durante la stagione lo ha fatto visionare da alcuni osservatori. Tielemans è un talento che ha attirato su di sé l’interesse di molti club europei. È stato il più giovane calciatore belga a esordire in Champions (a 16 anni e 148 giorni nella stagione in cui ha vinto lo scudetto, diventando titolare in campionato e collezionando 29 presenze) e oggi è un pilastro dell’Anderlecht. Il ct Wilmots aveva pensato di convocarlo per gli Europei ma tra Nainggolan,Witsel e Fellaini i posti in mediana erano già tutti occupati. Tielemans (insieme a Bazoer dell’Ajax che però sembra già inarrivabile per costi) è un profilo ‘alla Sabatini’. Giovane ma pronto, forte fisicamente e dotato di una buona tecnica: per investimento potrebbe ricordare l’operazione-Strootman, arrivato nella capitale a 23 anni. Il belga ne ha compiuti 19 ma questa è l’estate nella quale si può ancora prendere, visto che il suo prezzo continua a lievitare. Sul ruolo, si è mostrato abbastanza eclettico ma dove rende di più è in regia, davanti alla difesa. Una sorta di novello Pizarro, abile a trasformare l’azione da difensiva in offensiva. Ambidestro, spesso e volentieri si trasforma in metronomo, dettando i tempi di gioco della squadra ma non disdegna nemmeno gli inserimenti in zona gol: 15 reti in tre anni, comprese le coppe. Il suo costo è ancora abbordabile e oscilla tra i 15 e i 18 milioni. Come in difesa, l’ultima parola però spetterà a Spalletti. Se il tecnico dovesse preferire un calciatore più esperto anagraficamente la Roma virerà su un profilo alla Wjinaldum, per il quale sono già iniziati i primi contatti con il Newcastle. Altrimenti la scommessa è lì pronta ad essere giocata. Sabatini è tentato. Ad un anno di distanza è di nuovo davanti ad un bivio ‘generazionale’. Dodici mesi fa scelse l’esperienza e il nome (Dzeko) da spendere con la piazza a discapito di un talento giovane (Mitrovic) che lo aveva rapito. Ora il dilemma si ripropone.
(Il Messaggero – S. Carina)
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