Rassegna stampa
Belotti sfida Dzeko. Torino-Roma coi capitani del gol
NOTIZIE DZEKO BELOTTI – Per l’onore, per blindare il 5° posto. In entrambi i casi, la sfida tra Torino e Roma non può prescindere stasera da Andrea Belotti ed Edin Dzeko. Quella doppietta del 5 gennaio ai giallorossi firmata dal granata sul prato dello stadio Olimpico di Roma, aveva rilanciato il Torino di Walter Mazzarri verso un piazzamento in Europa: ottavo posto alla pari col Napoli, a un solo punto dal Parma settimo e a 5 punti dal Cagliari, sesto.
Sembrava il cambio di marcia che aveva caratterizzato l’annata precedente, iniziata con una sconfitta casalinga al Grande Torino proprio contro la Roma di Dzeko, autore del gol (bellissimo) da tre punti giunto in coda a un match sostanzialmente equilibrato. Poi, nel ritorno, i granata rimediarono un’altra sconfitta dai giallorossi (3-2) dopo la quale, però, cominciarono a scalare posizioni su posizioni fino a issarsi al 7° posto che, complici i guai amministrativi del Milan, spalancò loro le porte dei preliminari di Europa League.
Cominciati il 25 luglio sul neutro di Alessandria contro il Debrecen: è da allora che Andrea Belotti corre e lotta su ogni pallone che gli passa vicino. Quando non lo vedi nella sua area a respingere i corner di testa o a chiudere un varco, com’è accaduto pure a Ferrara su Petagna nella partita che domenica ha dato al capitano del Toro e ai suoi compagni la soddisfazione di poter giocare in relax in questi due ultimi turni di un campionato avaro di soddisfazioni.
Per la squadra, però, ma non per Andrea, che ha anzi rafforzato l’a sua immagine immagine di centravanti tuttofare, di trascinatore andando raggiungendo, unico tra i bomber di questo periodo, per il quinto anno di fila, in doppia cifra: al momento sono 16 i gol. Caratteristiche che hanno favorevolmente impressionato anche il c.t. Roberto Mancini: il tandem Belotti-Immobile potrebbe essere l’attacco azzurro all’Europeo.
E un tandem Belotti-Dzeko farebbe la felicità di qualsiasi allenatore.Certo, il capitano granata avrebbe oggi tutti i diritti di questo mondo per poter chiedere al suo allenatore di lasciarlo rifiatare. Un dispendio enorme di energie che purtroppo non ha prodotto risultati apprezzabili per la squadra, che si è tirata fuori dalla lotta salvezza con due giornate di anticipo. Per stasera, Andrea non chiederà niente a Longo e quindi andrà in campo a sfidare Dzeko e la Roma con l’unico intento di onorare sino in fondo un campionato già chiuso a Ferrara.
Per i giallorossi, invece, ancora no. E per preparare meglio il gran finale, dopo la partita col Torino la squadra, che anticiperà la sida con la Juve a sabato, resterà nel capoluogo piemontese. Si allenerà infatti a Vinovo, ex fortino Juve, e alcuni tifosi giallorossi, sui social, hanno poco gradito.Fonseca ci crede
Ma il calcio di campo è diverso. È quello di Dzeko, che stasera è pronto a non fare sconti. Non solo perché evitare i preliminari di Europa è un piacere per tutti, ma anche perché, segnando un gol, aggancerebbe Volk (106 reti) al quarto posto nella classifica dei cannonieri giallorossi della storia. Pronto, quindi, ad andare all’assalto al podio, rappresentato da Amadei (111 reti), Pruzzo (138) e l’inarrivabile Totti (307).
D’altronde, tempo per segnare ancora pare averne. Nonostante due giorni fa il suo agente Martina sia stato avvistato a Trigoria, la Roma – a meno che non arrivassero offerte forti (e il giocatore volesse andare via – resterà in riva al Tevere ancora a lungo, visto che c’è intenzione di allungargli il contratto, spalmando l’ingaggio, forse fino al 2023. Insomma, un capitano-totem, a cui Fonseca ai aggrappa. «I ragazzi sono motivati anche se un po’ stanchi – spiega – ma per noi è una partita importante. Mentalmente ci arriviamo molto bene. D’altronde: quando si vince si lavora nel migliore dei modi». Soprattutto potendo contare su Dzeko.
(Gazzetta dello Sport)
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