Mauro Bencivenga

AS ROMA NEWS FEYENOORD BENCIVENGA – Coraggio e passione non gli sono mai mancati. Mauro Bencivenga è uno dei grandi maestri di calcio che alla Roma ricordano tra gli Anni Novanta e i primi Duemila. Ha vinto lo scudetto con gli Allievi classe 1982 a Catania (una storica doppietta quella del 1999, con la vittoria del tricolore anche da parte dei Giovanissimi di Alberto De Rossi), scrive il Corriere dello Sport.

E non solo: De Rossi (Daniele) centrale davanti alla difesa fu una sua idea, riconosciuta sempre anche dal diretto interessato. E ancora: Fabio Capello lo volle nel suo staff e Damiano Tommasi è rimasto sempre in contatto con lui, partecipando ogni volta che può alle iniziative che mette in piedi (biciclettate comprese). 

Bencivenga vive di calcio e per il calcio. Oggi cura la formazione in una piccola scuola nella provincia della Capitale, lo Sporting Club Sant’Angelo Romano. Nel 2009, quando ormai con la Roma era finita da qualche anno, accettò di tornare in Albania quattro anni dopo essere stato lì, all’FK Tirana, come secondo di Leonardo Menichini, entrambi licenziati con la squadra seconda. Lo hanno richiamato a qualche stagione di distanza prima con Augustin Kola e poco dopo in solitudine. «Vinsi il campionato, un’avventura straordinaria. Io poi rinunciai alla Champions per tornarmene a casa. Ma ricordo gente strepitosa, con cui avevo instaurato belle relazioni». 

Dopo quel’esperienza il pioniere Bencivenga prese un aereo per andare in Cina a fare un’altra esperienza con Tommasi. «Damiano è una persona speciale. Il calcio mi ha dato tanto in termini di soddisfazioni umane e professionali. L’esperienza alla Roma, con Bruno Conti, mi ha arricchito e anche io penso di aver dato qualcosa. Ricordo con emozione naturalmente il passaggio all staff di prima squadra vicino a Capello e Galbiati». Amelia, Bovo, Lanzaro, D’Agostino, Pepe, Bonanni tra le sue creature, prima i vari Giallombardo, Blasi, De Vezze. «Ripeto, quelli alla Roma sono stati 12 anni meravigliosi per me». 

E Tirana? «Un posto diverso per me, da esplorare. E vincere lì è stato favoloso. Due giorni fa il vostro giornale ha pubblicato un’intervista al primo ministro Edi Rama. Lo vedevo e ci parlavo spesso all’epoca, lo ringrazio ancora per la grande stima di cui mi accreditava in fatto di calcio. In Albania c’è grande passione per il nostro sport e vi dico che la Roma troverà tanto calore positivo e tifo a favore. Ho già parlato con i miei amici albanesi». 



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