Benvenuti a Roma-Crotone, ovvero il miglior spot per il ritorno del campionato a 18 squadre e magari anche a 16. Il prima possibile, please. E benvenuti al Francesco Totti Show, spettacolo per grandi e piccini dove il pallone sparisce (agli occhi dell’avversario) e ricompare sotto forma di assist per gol regalati ai compagni. In questo caso facciamolo finire il più tardi possibile, please. Una differenza imbarazzante di qualità ed esperienza cala sulla partita fin dall’inizio, con Spalletti che punta su 4-2-3-1 e, per la prima volta in assoluto sotto la sua gestione, su Totti titolare. Nicola cambia modulo (4-5-1) e si affida in avanti al solo Falcinelli. La Roma cerca di dimenticare la sconfitta e i veleni di Firenze creando due occasioni da gol nel primo minuto e colpendo un palo con Dzeko al 5’. Le rete di El Shaarawy al 26’ (assist di Florenzi) è una logica conseguenza. Il divario è tale che i giallorossi si addormentano e rischiano due volte il pareggio nello stesso minuto, il 32’: clamorosa è soprattutto l’occasione sprecata da Palladino. Una legge del western dice: quando l’uomo con la pistola incontra l’uomo con il fucile, l’uomo con la pistola è un uomo morto. Figurarsi quando la pistola è caricata a salve. L’errore dei calabresi innesca il 2-0 di Salah – uno-due con El Shaarawy che beffa la difesa tutta schierata – e a inizio ripresa i due gol più belli. In tutti e due i casi Totti illumina la scena. Sul 3-0 serve Dzeko con uno dei suoi passaggi «no look» da centrocampo; sul 4-0 avvia l’azione a un tocco per Salah, che poi manda in porta il bosniaco.
Il «5 politico» nelle pagelle del Crotone (uniche eccezioni per Palladino, che ha sbagliato un rigore sul 4-0, e per Salzano che almeno ha colpito un palo) è il segno della desolazione: la squadra che l’anno scorso ha meritato la serie A con il suo gioco non esiste più, a partire dall’allenatore. E questa non ha le armi per salvarsi, a meno di miracoli al mercato di gennaio. Le prossime gare contro Torino (in trasferta) e Inter (all’Olimpico) diranno la verità sulla Roma. Nel frattempo il d.s. Walter Sabatini rende il meritato omaggio a Totti, magari da spiegare anche al presidente Pallotta: «Fortunatamente le gambe di Francesco rispondono ancora, fa cose che altri giocatori molto più giovani di lui non si immaginano nemmeno di fare. Il mio futuro e quello di Spalletti? Il mio è dopo la partita. Spalletti prenderà le sue decisioni, è un grande allenatore, corteggiato da molti, ma è sconsigliabile che leghi il suo destino al mio. Luciano è molto legato alla Roma e penso che in testa ai suoi pensieri ci sia la Roma». Nel frattempo, buon compleanno Capitano. Martedì saranno 40, ma non se ne accorge nessuno.
(Corriere della Sera – L. Valdiserri)
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