Finito nel frullatore dei rumors di una sua possibile sostituzione nell’esecutivo capitolino, Paolo Berdini punta i piedi: «Per i prossimi cinque anni resterò qui e lo dico anche per tranquillizzare i giornalisti», sottolinea l’assessore all’urbanistica, al centro delle polemiche tra diverse fazioni dei M5S per il contestato progetto dello stadio a Tor di Valle. L’assessore è da sempre favorevole al nuovo impianto sportivo, ma non all’ecomostro con le torri, e si è scontrato negli ultimi giorni con l’ala ancor più stadista dei pentastellati. «La pressione che si subisce è infernale, è davvero un killeraggio che dà fastidio alle persone perbene», sbotta Berdini, che ieri ha partecipato alla riunione di giunta a Palazzo Senatorio. In attesa di capire cosa si muoverà nelle prossime settimane, però, in Campidoglio si sta cominciando a pensare a possibili sostituti. Non perché un rimpasto sia scontato – Virginia Raggi ha siglato una sorta di tregua armata con il responsabile dell’urbanistica – ma per evitare, nel caso la situazione dovesse precipitale, il bis di quanto già accaduto con l’assessorato al bilancio: tra le dimissioni di Marcello Minenna e la nomina di Andrea Mazzillo era passato un mese. Troppo tempo, soprattutto per ruoli chiave dell’amministrazione comunale.
(Il Messaggero)
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