Il terzino del Bologna Vasilis Torosidis affronterà domenica la sua ex squadra, quella Roma che lo aveva portato in Italia nel gennaio 2013. Per l’occasione il greco ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport parlando proprio della gara del Dall’Ara.
Domenica al Dall’Ara arriva la Roma. Lei in giallorosso ha giocato tre anni e mezzo. Che ricordi ha?
«Sono arrivato nel gennaio del 2013, mi volle Sabatini, c’era un bel casino (ride). La situazione era difficile, perdemmo anche la finale di Coppa Italia con la Lazio, hai idea di cosa significhi a Roma, no?»
Lo so. Bel casino. E poi?
«Poi ho fatto due anni molto bene, con Rudi Garcia, grande allenatore, uomo speciale che ha dato tanto alla Roma. Siamo arrivati in Champions e abbiamo lottato per lo scudetto, arrivando due volte al secondo posto. Certo, davanti avevamo la Juve. Nel 2013 loro hanno fatto 102 punti, dico 102 (sgrana gli occhi, ndr), e noi 85. Di solito con 85 sei lì a giocartelo all’ultima giornata»
Come mai se n’è andato da Roma?
«Perché non giocavo. Sono rimasto fuori sei mesi, prima per colpa di un infortunio, ma roba di poco conto, poi per le scelte di Spalletti. E allora ho deciso che era ora di cambiare aria»
Qual è l’amico della Roma che rivedrà volentieri domenica?
«Se dico Manolas, vale? (ride) E’ greco, siamo amici veri»
Inevitabile la domanda per lei che ci ha giocato insieme: chi è Totti?
«E devo dirti io chi è Totti? Un campione, un fuoriclasse. Ma sai la cosa straordinaria di Totti non è il giocatore, ma l’uomo. Ti dico due parole per definirlo: buono e umile».
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