Zibi Boniek

AS ROMA NEWS BONIEK – Zibì Boniek, ex giocatore della Roma e vice presidente della Uefa, ha rilasciato un’intervista a Il Messaggero parlando dell’eliminazione dei giallorossi contro la Cremonese. Queste le sue dichiarazioni:

Zibì Boniek, che è successo alla Roma?
«Un incidente di percorso, nel calcio può accadere. Ma…».

Ma?
«E’ un peccato, una delusione. La Roma non può permettersi di uscire dalla Coppa Italia contro la Cremonese».

E’ accaduto anche al Napoli, però.
«Il Napoli, al contrario, poteva permetterselo, visto che è lanciato per lo scudetto e può giocare una buona Champions. Per la Roma, che deve centrare il quarto posto, la Coppa Italia doveva essere l’obiettivo principale».

Turnover eccessivo, secondo lei?
«Dirlo il giorno dopo è facile. Diciamo che, vista la situazione, io avrei giocato con i migliori per guadagnare la semifinale e un po’ di turnover lo avrei fatto con l’Empoli».

E’ vero che la Roma non ha la rosa per disputare due competizioni in una settimana?
«E allora cosa dovrebbe dire Ballardini?».

Bella domanda. Però questa è la realtà.
«Nel 1986 abbiamo vinto una Coppa Italia con i ragazzini in campo, ma era una situazione diversa. All’epoca quel turnover era obbligato, c’era il Mondiale in Messico. Stavolta si poteva ragionare in maniera diversa».

I giovani di adesso non sono all’altezza?
«In questi mesi hanno dato anche una mano. Penso che i giovani debbano crescere in un contesto diverso. Però questi hanno qualità e contro la Cremonese si poteva vincere comunque. E’ vero che l’altra sera la sconfitta è arrivata anche per due reti prese per due casualità. E’ mancata un po’ di concentrazione».

Ora il piazzamento in Champions diventa obbligatorio?
«Se a fine stagione non dovesse arrivare, sarebbe un fallimento».

Che idea si è fatto del caso Zaniolo?
«Questa cosa mi fa impazzire e non la capisco. Come è possibile che questo ragazzo ora debba stare fuori, pagato, per un anno e mezzo? Lui è obbligato a dare il massimo fino all’ultimo giorno. Quando ero alla Juve avevo comunicato che non avrei rinnovato e che sarei andato via, ma fino alla fine ho dato tutto, il sangue. Poi addio. Lo stesso faccia Zaniolo, non esiste che non si renda disponibile, che si tiri fuori. Non si può consentire una cosa del genere».



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