AS ROMA NEWS BONIEK MOURINHO – Zibì Boniek, vice presidente dell’Uefa nonchè ex giocatore della Roma, ha rilasciato un’intervista a Il Messaggero parlando anche dei giallorossi e di Mourinho. Queste le sue dichiarazioni:
Nei convocati della Polonia ci sarà spazio anche per Zalewski?
«Nicola è certamente un calciatore monitorato. So che il ct Michniewicz lo sta seguendo e vuole venire a Roma per vederlo giocare dal vivo. Il ragazzo ha tutto per fare bene: tecnica di base, velocità, salta l’uomo. Mourinho gli ha poi ritagliato questo nuovo ruolo di laterale, sta facendo benissimo. Ha il futuro davanti a sé, dipende da lui saperlo sfruttare».
Ad inizio stagione, chiedeva ad Abraham di essere più cinico sotto porta. Ora l’inglese la convince un po’ di più?
«Mi ha sorpreso, lo ammetto. È volenteroso, tenace, ambizioso, forte fisicamente. Non lo facevo così pronto a sacrificarsi per la squadra. Veramente bravo. Ma un applauso va fatto anche a Mourinho perché in pochi mesi lo ha trasformato».
A proposito dello Special: adesso si vede la sua mano.
«José è l’uomo giusto. Se la Roma arrivasse quarta, sarebbe un miracolo. Se arriverà, come penso, dal 5° al 7° posto bisognerà accettare il verdetto e pensare che il progetto è triennale. Non dimentichiamo però che c’è la Conference League. Sarebbe importante vincerla per proseguire nel processo di crescita».
Cosa manca alla Roma per competere con le prime?
«Semplice, 3-4 calciatori che possano rinforzare l’organico».
In questo organico include Zaniolo?
«Non lo so, di certo è un ragazzo che ha un grande potenziale. Il problema è capire se queste capacità intende sfruttarle per se stesso o per la squadra. Le qualità enormi che possiede, dovrebbero rappresentare un quid in più per la Roma, non per lui. E invece quando ha la palla, vuole sempre partire in progressione e fare tutto da solo. Nel calcio non funziona così».
Lotta a tre per lo scudetto. Chi vince?
«L’Inter ha il gruppo più esperto, il Napoli ha l’organico con più calciatori che possono cambiare la partita in qualsiasi momento mentre il Milan è forse quella che gioca più da squadra. Non lo so, sul serio. Hanno ciascuna il 33% di possibilità».
E il restante 1% a chi lo dà?
«Lo davo alla Juventus, se avesse vinto contro l’Inter».
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