Rassegna stampa
Bove detto “Daniele”, il predestinato. Spalletti lo studia per il dopo-Tonali
AS ROMA NEWS BOVE – Da giovedì sera, nel suo repertorio non ci sono più soltanto gol importanti. Ora ci sono anche reti bellissime. Perché quella parabola che dopo 43″ ha dato il via al 2-0 allo Slavia ha oscurato finalmente anche la prima volta che Edoardo ha avuto il pallone tra i piedi: “Me la ricordo perché mio padre me la racconta sempre. Ero piccolo ma tirai fortissimo colpendo sul volto un passante. Papà rimase destabilizzato per la potenza”.
Ora – riferisce Il Messaggero – il signor Giovanni ha nuovo materiale per restare scosso. Ma è un turbamento dolce quello di papà Bove e mamma Tanya. Anche se in campo si trasforma – a tal punto che i compagni lo hanno soprannominato Daniele, in onore di De Rossi, da sempre il punto d’arrivo del ragazzo – Bove sembra il ritratto di un piccolo lord. Educato, umile, un sorriso per chiunque, studia Economia e Management all’Università Guido Carli con lo scopo di scrivere un futuro fuori dal campo come dirigente nel calcio.
Ora, grazie alla supervisione dell’agente Diego Tavano è pronto a legarsi ulteriormente alla Roma. Novembre sarà il mese dell’annuncio del rinnovo con il club, almeno sino al 2028. Un trampolino di lancio che potrebbe a breve aprirgli le porte della Nazionale. Anche di quella maggiore. Con la squalifica di Tonali, Spalletti – che giovedì era all’Olimpico – cerca un calciatore che sappia abbinare qualità e quantità a centrocampo. L’identikit di Bove. Che aspetta, senza lanciarsi in voli pindarici. Il prossimo step nella sua agenda è San Siro: il ballottaggio con Aouar lo vede favorito.
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