AS ROMA NEWS EUROPA LEAGUE BOVE – Se la Roma è in finale di Europa League lo deve anche (soprattutto) a Edoardo Bove, che con il suo gol all’Olimpico ha indirizzato la doppia semifinale vinta contro il Bayer Leverkusen, scrive il Corriere della Sera.
Il ragazzino che, ricorda Mourinho, «un anno fa giocava sui campi di plastica e doveva andare in prestito in serie C», oggi è un titolare aggiunto e una scelta credibile per giocare da titolare anche nella finale con il Siviglia.
«La rete segnata al Bayer – le sue parole al sito della Uefa – è stato il culmine di tutto il lavoro che ho fatto negli ultimi due anni con l’allenatore, con lo staff, con la Roma. Forse i primi gol sono stati istintivi, tipici di un giocatore giovane e inesperto, ma bisogna lavorare duramente in allenamento per dimostrare poi in campo cosa sai fare veramente. E quando ci riesci, è davvero fantastico. Che cosa ho provato quando ho visto la palla entrare in rete? È difficile rispondere perché tutto accade così rapidamente. In quel momento tutto è confuso e ti stordisce».
Sul ruolo che ha avuto Mourinho nella sua crescita non ha dubbi. «L’allenatore è una persona speciale per me perché è un uomo vero, ci tratta tutti alla stessa maniera e questo è molto importante. Se ha qualcosa da dirti, te lo dice in faccia, e io preferisco le persone così. Naturalmente mi ha dato la spinta a crescere, tutte le sue indicazioni mi hanno aiutato molto e sono felice della fiducia che lui ha in me. Ma questo è solo un punto di partenza: ho appena iniziato, perciò ora devo continuare su questa strada e continuare a giocare bene».
Quella col Siviglia, ovviamente, sarà la gara più importante della sua giovane carriera. «Una finale è una sfida diversa da qualunque altra, vincerla sarebbe bellissimo. Mi aspetto una partita di livello: il nostro percorso dimostra che meritiamo di essere lì, quindi siamo molto contenti, soprattutto per i nostri tifosi».
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