AS ROMA NEWS BOVE – Vent’anni fa, all’Appio Latino, è nato il giovane Edoardo Bove, che su queste caratteristiche (fantasia e senso del sacrificio) sta costruendo una carriera. Come riferisce il Corriere dello Sport sempre qui, giocando proprio nell’Almas, la squadra del quartiere, è cresciuto Lorenzo Pellegrini, il ragazzo che proviene da Cinecittà e che ha ereditato la fascia da Totti e De Rossi.
Insomma, questa terra profuma di romanismo e porta bene a chi tifa giallorosso. Bove ha mosso invece i primi passi calcistici nella Boreale Don Orione (Roma Nord): l’ha scovato – neanche a dirlo – Bruno Conti, al quale è bastato vederlo una sola volta per portarlo a Trigoria. Era l’alba della stagione 2012-13 e da quel giorno la corsa di Edoardo non si è più fermata. Al punto che dopo un’annata di transizione, la prima tra i grandi, la Roma non intende privarsi del suo talento, nemmeno in prestito. Secondo i dirigenti del club la crescita di Bove può continuare entro i confini del GRA.
L’ultima soddisfazione di Bove risale a tre giorni fa: il centrocampista ha giocato la prima partita da titolare con la nazionale Under 21 contro la Svezia (1-1 il finale), agendo in un 3-5-2 simile a quello romanista. Bove, in realtà, sarebbe il capitano dell’Under 20 di Bollini, ma Nicolato l’ha voluto con sé nella categoria superiore.
Un paio di convocazioni senza presenze ufficiali, mezz’ora in campo il 6 giugno in Lussemburgo e la possibilità di giocare dall’inizio il match che avrebbe potuto consegnare agli azzurrini il pass per la fase finale dell’Europeo (ora lo cercheranno martedì ad Ascoli contro l’Irlanda): è successo tutto in fretta, ma sembra davvero il percorso più ovvio per un ragazzo seguito con interesse anche dal Ct Mancini e conosciuto per la sua serietà fuori dal campo; Bove studia infatti Economia e Management alla Luiss, con ottimi risultati.
Il mercato, invece, non è un argomento all’ordine del giorno per quanto riguarda il giovane Bove. Che nel gruppo di Mou si trova alla grande: l’irruzione nella sala stampa di Tirana a colpi di champagne, ad esempio, è stata suggerita da lui. Tiago Pinto avrebbe già rifiutato diverse proposte l’estate scorsa (poteva entrare nell’affare Shomurodov col Genoa) e a gennaio (in Serie B e in Serie A). E continuerà a dire “no” anche nelle prossime settimane. Di Edoardo Mourinho si fida.
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