CALCIOMERCATO AS ROMA ZALEWSKI BOVE – Se è vero che De Rossi nelle settimane scorse ha dichiarato di non voler perdere calciatori cresciuti nel settore giovanile come Frattesi e Calafiori – ora protagonisti agli Europei insieme a Scamacca e Pellegrini, altri due cresciuti a Trigoria – è altrettanto vero che la necessità di Ghisolfi di monetizzare alcune cessioni per fare mercato potrebbe portare alla perdita di altri due prodotti del vivaio, cioè Bove e Zalewski. Entrambi si sono affermati con Mourinho, che li ha valorizzati nei due anni e mezzo in cui è stato alla guida della Roma, scrive il Corriere della Sera.
Con DDR però la musica è cambiata: è calato il minutaggio e, nel caso dell’italo-polacco, è cambiato anche il ruolo. Se dovessero arrivare delle offerte, a Trigoria le prenderebbero in considerazione, ma senza «svendere». Bove è valutato 18-20 milioni di euro, da considerare come plusvalenza. Piace in Premier, campionato adatto alle sue caratteristiche e potrebbe essere attratto dall’esperienza inglese. In alternativa potrebbe essere inserito dalla Roma come contropartita per arrivare ad altri obiettivi di mercato. Quando Ghisolfi si siederà al tavolo con il Torino per parlare di Bellanova, valutato 25 milioni, il nome di Bove potrebbe facilitare una trattativa che altrimenti solo con il cash sarebbe difficile.
Discorso simile per Zalewski, che rispetto al compagno di squadra ha il vantaggio di poter sfruttare la vetrina dell’Europeo che sta giocando con la Polonia. Il cambio di modulo nella Roma non lo ha facilitato perché De Rossi non lo vede come esterno basso e da ala è poco incisivo in zona gol: per questo la Roma ha puntato su Chiesa. All’appello mancano anche un paio di terzini. A destra si sta monitorando Emil Holm, di proprietà dello Spezia che rientrerà dal prestito all’Atalanta. Si parte da una valutazione di una decina di milioni.
Continuano indiscrezioni dall’Inghilterra sull’acquisto dell’Everton da parte del gruppo Friedkin. Secondo Inews.co.uk sarà Ryan Friedkin ad assumersi la responsabilità della gestione del club inglese, come aveva fatto con la Roma nelle prime fasi dopo l’acquisto da Pallotta. Con Ryan un po’ più defilato, prenderebbe sempre più forza a Trigoria la figura del Ceo Lina Souloukou.
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