Rassegna stampa
Brasile flop, ma nessuno se ne accorge: 549 milioni già spesi per giocatori verdeoro
CALCIOMERCATO FLOP BRASILE – Il Brasile fa flop ma chi se n’è accorto? Di certo non gli operatori del calciomercato che sui componenti della Seleçao prematuramente eliminata dai mondiali in Russia ci si sono gettati a capofitto. La dimostrazione arriva da una mini-inchiesta condotta dal quotidiano spagnolo As, che illustra come i giocatori verdeoro siano i protagonisti indiscussi del mercato, movimentando grosse cifre.
Sono già circa 549 i milioni spesi per i cartellini di calciatori brasiliani: le sole squadre di Premier, per garantirsi le loro prestazioni, hanno sborsato 243 milioni di euro. In particolare, il Liverpool ha investito oltre 100 milioni solo sui giocatori brasiliani: ha firmato per i Reds il portiere più costoso nella storia, Alisson, che ha lasciato la Roma in cambio di 65 milioni di euro (più 10 di bonus), mentre il centrocampista del Monaco, Fabinho, è stato pagato 39 milioni di euro. Il Manchester United ha speso 52 milioni di euro per assicurarsi Fred dallo Shakhtar e l’Everton ha pagato al Watford 44 milioni di euro per la giovane ala Richarlison, che era stato prelevato dal Fluminense.
Il West Ham ha pagato 33 milioni di euro il fantasista della Lazio, Felipe Anderson; il Brighton si è assicurato la promessa del Lipsia, Bernardo, ex del Salisburgo (l’altra squadra targata Red Bull). Nella Liga i brasiliani hanno spostato 221 milioni: 171 milioni di uscite e 50 milioni di entrate, solo per il trasferimento di Paulinho dal Barcellona ai cinesi del Guangzhou Evergrande. I blaugana hanno speso, inoltre, 81 milioni per Arthur (40) e Malcom (41).
Il Real Madrid ha speso 90 milioni in più dei rivali per mettere le mani sui promettenti Vinicius Junior e Rodrygo, costati 45 milioni ciascuno. A confermare il trend un’altra statistica interessante: in cima alla lista degli acquisti più costosi restano i giocatori brasiliani, protagonisti di dieci dei 20 trasferimenti più onerosi dell’estate.
(Il Messaggero)
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